Diritto d’autore e rassegna stampa nel mercato digitale: come si trasforma il settore - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Diritto d’autore e rassegna stampa nel mercato digitale: come si trasforma il settore

legge-diritto-autoreQuali limiti vi sono in relazione all’utilizzo dei contenuti presenti su quotidiani, riviste e giornali online?

Oggi, in tanti si servono del servizio di press review gestito da aziende terze. Può succedere però, che queste attività vengano svolte con scarsa attenzione verso il copyright al quale spesso sono soggetti i contenuti dei giornali online.

Bisogna innanzitutto capire qual è lo scopo che si pongono le agenzie di comunicazione e gli uffici stampa nelle rassegne stampa.

Solitamente, lo scopo è quello di individuare e reperire informazioni riguardanti un prodotto, un tema oppure un brand, consultando il maggior numero di fonti possibile, in modo da poter fornire una fotografia più ampia e completa in merito alla questione in oggetto.

    1. Come è cambiato il lavoro degli uffici stampa

Il successo del canale digitale ha trasformato per sempre il mondo dell’informazione. Chi si occupa di rassegne stampa ha dovuto ampliare le proprie fonti, includendo giornali, riviste e periodici online, nonché blog e social media. Oltre ad aver ampliato i canali di comunicazione, il web ha posto le basi per lo sviluppo di strumenti e risorse preziose per chi svolge attività di rassegna stampa.

Tra i servizi più innovativi ricordiamo quello di recapito giornaliero di quotidiani, periodici e riviste (qui per un esempio), per cui è previsto anche un servizio di abbonamento pensato per rispondere alle esigenze degli uffici stampa e delle aziende impegnate nella ricerca e nella selezione di notizie.

In pratica, si può sottoscrivere un abbonamento che riguarda la consegna in sede di varie testate, erogabili nella quantità desiderata, così da verificarne i titoli e le informazioni.

    1. La normativa italiana sulle attività di press review e copyright

Nel settore della rassegna stampa, il confine tra il rispetto del diritto d’autore e la libertà di utilizzo della carta è sottile. Quali sono le linee guida?

La legge sul diritto d’autore chiarisce l’argomento, nello specifico con gli articoli 65 e 70, contenenti dei riferimenti circa le attività di rassegna stampa.

      1. L’articolo 65

Stando all’articolo 65, l’utilizzo e la riproduzione dei contenuti pubblicati a mezzo stampa sarebbero possibili a due condizioni:

  1. non deve esistere un divieto espresso da parte dell’autore (es: “riproduzione riservata”);
  2. occorre citare la fonte con data di pubblicazione e nome dell’autore.
      1. L’articolo 70

L’articolo 70 spiega invece quali sono le attività illecite di rassegna stampa:

  • sono da considerare illecite le attività di rassegna stampa che hanno come scopo quello di vendere un prodotto ad un pubblico. Rientra nella categoria ogni attività che possa danneggiare direttamente chi possiede i diritti delle opere riprodotte.
    1. Violare inconsapevolmente il diritto di stampa: come evitarlo?

Nella realizzazione di una rassegna stampa, quali sono gli step da seguire per evitare di violare il copyright?

Solitamente, chiedendo l’autorizzazione si può scongiurare il rischio di violazione. Attenzione: la riproduzione di un articolo è vietata solamente quando il divieto è chiaramente espresso. Al contrario, se un contenuto non porta la dicitura di “riproduzione riservata” o simili, l’autorizzazione non è necessaria. Sarà invece necessario riportare solamente alcuni passaggi del contenuto in questione, nonché le informazioni sulla fonte.

E per i contenuti pubblicati sul web? Lo stesso discorso di prima vale per le rassegne stampa che includono contenuti pubblicati online.

In questo caso, però, sarà opportuno specificare l’indirizzo (URL) del contenuto citato.

    1. Direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale

La Direttiva dell’Unione europea 2019/790 sul diritto d’autore nel mercato unico digitale ha introdotto delle novità, che però non vanno ad incidere direttamente sul lavoro di uffici stampa ed agenzie di comunicazione.

L’obbligo di un’adeguata retribuzione per chi possiede i diritti di un contenuto pubblicato online interesserà prevalentemente le grandi piattaforme di aggregazione delle notizie, ad esempio Facebook.

Fonte: Wikipedia

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