CORONAVIRUS - Il pasticcio di Grottaferrata e delle fake news sulla clinica del gruppo INI - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

CORONAVIRUS – Il pasticcio di Grottaferrata e delle fake news sulla clinica del gruppo INI

iniChi comunica sul territorio l’evoluzione del Coronavirus, la Regione o le singole autorità locali, sindaci in prima fila? La risposta, nella Regione Lazio, sembra chiara: c’è un bollettino ufficiale, a questo si deve fare riferimento. Ma allora perchè i sindaci comunicano a loro volta il loro bollettino? E perchè – questo è ancora peggio – i dati spesso non coincidono? La fonte è sempre la stessa, o almeno così sembra. E’ la Asl che raccoglie e filtra i dati e li passa in Regione. Alla Asl affluiscono i numeri, nomi, cognomi e proveniente dei pazienti vecchi e nuovi, le loro evoluzioni, guarigioni e morti. E sono i funzionari della Asl a informarsi presso le strutture sanitarie pubbliche e private, raccogliendo schede e fascicoli. Ma le anomalie restano. Ci sono dei positivi all’Ini di Grottaferrata? Il sindaco fa il suo comunicatino e i media localissimi lo riprendono, magari c’è qualche aggiunta, qualcuno capisce male, ci sono rincorse imbarazzanti alla smentita. Se il sindaco Luciano Andreotti diffonde in serata una nota indignata, significa che qualcuno l’ha fatta grossa. “Grave confusione nella diffusione di notizie sull’INI da parte della Regione, tuona Andreotti, serve un maggiore coinvolgimento dei comuni.  In sostanza la Regione ha diffuso notizie contradditorie relative ad un presunto isolamento, poi smentito, della Clinica del Gruppo. Una struttura importante per il territorio, preziosa, generale allarme è pericoloso per tutti. Eppure è accaduto. Fake news, dice il sindaco, che ha appreso tutto da un paio di siti locali. Nessuno si preoccupa di verificare, e il sindaco  che è in contatto continuo con la direzione sanitaria viene informato della reale situazione ed è costretto ad indignarsi e ad alzare la voce per proteggere prima di tutto i suoi cittadini. Un grande pasticcio. Nei giorni scorsi alcune testate sono state invitate a rivolgersi direttamente ai responsabili della clinica(e lo hanno fatto) per sapere come stanno le cose e per scoprire che la realtà è molto più positiva e rassicurante di come da qualche parte è stata proposta.

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