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Regione Lazio, il consiglio approva il piano d’assetto del Parco di Decima Malafede

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“Sono estremamente soddisfatto per quello che ormai è l’ennesimo traguardo raggiunto dalla Commissione Agricoltura e Ambiente. Con l’approvazione del Piano d’Assetto del Parco di Decima Malafede, infatti, otteniamo un altro grandissimo risultato a vantaggio dell’ambiente e dei cittadini”- dichiara Valerio Novelli, Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio.

Decima Malafede è il quarto piano d’assetto in due anni, un risultato mai raggiunto prima d’ora.

“Il Consiglio Regionale ha compiuto da poco 50 anni- continua Novelli- mai nella sua storia si era arrivato ad un risultato così prestigioso: quattro piani d’assetto in poco più di due anni di legislatura. Il piano d’assetto del Parco di Decima Malafede, infatti, viene dopo quelli del Parco dell’Appia Antica, dell’Insugherata e del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Credo proprio che in futuro questa legislatura verrà ricordata come la legislatura dei parchi e questo mi rende particolarmente orgoglioso”.

Un percorso non facile perché si partiva da un piano obsoleto e dalle difficoltà di conciliare tutte le anime presenti nel parco.

“Non è stato semplice arrivare a questo obiettivo- sostiene il Presidente- perché si partiva da un piano vecchio di 17 anni e bisognava conciliare le esigenze di agricoltori, ambientalisti e di chi vive e lavora nelle zone urbanizzate che insistono sul parco. Stiamo parlando, inoltre, di un parco di 6mila ettari, che si sviluppa sul litorale romano ed arriva fino a Pomezia, quindi un’area importante e strategica per il versante sud della Capitale e per tutta la Regione”.

Un lavoro di sinergia fra tutte le forze politiche e l’assessorato di riferimento.

“Come per gli altri parchi è stato importante il lavoro di raccordo fra tutte le anime e le sensibilità politiche- conclude Novelli- questo ha permesso di lavorare sul piano efficacemente ed in un tempo breve. Un contributo importante è stato anche quello dell’Assessore all’Ambiente che in questo caso si è messa a disposizione della Commissione, segno che, quando si lascia lavorare la Commissione e non si creano ostacoli come nel tentativo di cambiare l’iter di approvazione dei piani d’assetto durante il collegato di bilancio dell’anno scorso, si ottengono dei risultati importanti di cui tutti possono beneficiare. Andiamo avanti, quindi, per questa strada che è quella giusta”.

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