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Campo Testaccio, il Comune rivuole l’area

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“Raggi si sieda al nostro tavolo. Il bene della città deve essere la priorità”. Così la presidente Pd del I municipio Sabrina Alfonsi interviene sulla questione campo Testaccio e cerca il dialogo, invitando la sindaca a non mandare all’aria un progetto che è quasi pronto per partire.

Il Comune  un anno fa aveva dato al parlamentino le competenze sull’area con una delibera votata in Assemblea capitolina, passaggio propedeutico alle operazioni di riqualificazione e alla riapertura dell’impianto sportivo. Il municipio poi si è mosso in tal senso mettendo su un progetto ora pronto a partire, se solo il Campidoglio, a sorpresa, non richiedesse indietro l’area.“

“Come municipio non eravamo sicuri di riuscire a trovare una soluzione in tempi così brevi, in 14 mesi, avevamo anche un progetto transitorio. Ci sono state tante polemiche, io penso che questo è un risultato per il rione e per la città” commenta ancora la minisindaca dem, ieri nel rione per illustrare i dettagli del piano. Prima il restyling da parte della Regione Lazio e poi l’affidamento all’Asp (Azienda pubblica per i servizi alla persona) Asilo Savoia, realtà già impegnata nel sociale, da finanziare tramite un milione di euro di mutuo ottenuto dal Credito sportivo e sostenuto economicamente sempre dalla Pisana. Riaprire il campo di calcio alle realtà del territorio e permettere ai ragazzi di giocare a prezzi sociali. Questo l’obiettivo finale.

“Campo Testaccio torna fruibile ai cittadini e nessuno si può mettere contro” continua Alfonsi. Contro invece si è già messo il Comune, con il presidente della commissione Sport Angelo Diario tornato sui suoi passi, pronto a richiedere indietro la competenza sul terreno, e a presentare su questo una mozione in Assemblea capitolina (con l’appoggio della maggioranza), nell’attesa di presentare poi in Consiglio anche una delibera.

Ieri giovedì 23 luglio si è svolta una seduta di commissione Trasparenza ma l’assessore allo Sport Daniele Frongia e i suoi uffici tecnici non si sono presentati all’appello. Il municipio aspetta la consegna delle chiavi dal dipartimento capitolino, perché sulla carta la competenza è e rimane municipale. “Hanno il dovere di ottemperare a quanto stabilito dalla delibera” precisa l’assessore al Sociale Emiliano Monteverde. Per il momento però le chiavi non sono arrivate. Un gran pasticcio che rischia di privare i cittadini dell’area per chissà ancora quanto tempo.

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