Mobilità romana, la Raggi pensa a come rivoluzionarla - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Mobilità romana, la Raggi pensa a come rivoluzionarla

roma-lido-117655.660x368

La Raggi chiede fondi al Governo: 25 miliardi per rivoluzionare la mobilità romana. La Sindaca e la sua Amministrazione hanno presentato all’Esecutivo un pacchetto di progetti, dal costo di circa 11 miliardi, per rinnovare il trasporto pubblico a Roma.

“Voglio dare una notizia – ha dichiarato – sui 209 miliardi del recovery fund, noi come Capitale abbiamo consegnato dei progetti per 25 miliardi, presentando tutti quelli su cui abbiamo lavorato in quattro anni. Ora vediamo quanto denaro arriverà, intanto io l’ho chiesto”.

La questione è  questa: sarà ora il Governo a scegliere dal mazzo le opere che saranno degne di finanziamento – spiega la Raggi -, dobbiamo considerare che analoghe richieste sono arrivate anche da altre città come Milano, Torino e Napoli”.

“La scelta potrebbe arrivare con la consapevolezza che le risorse stanziate per Roma, saranno utilizzate dal prossimo sindaco di Roma, chiunque esso sia –  spiega la Sindaca -, indipendentemente dal colore politico”.

Il Comune di Roma ha presentato tutte le opere contenute nello scenario tendenziale del Pums. Quello, che con ogni probabilità dovrebbe essere finanziato, è il prolungamento della metro C fino a Grottarossa.

Non solo quindi la stazione Venezia, ma anche la tratta fino a Clodio, con le fermate centrali di Chiesa Nuova, San Pietro e Ottaviano, e poi quella fino a Grottarossa, che prevede stazioni vicino allo stadio Olimpico e la Farnesina, ed altre fermate in zona piazza Giochi Istmici e lungo la Cassia

Inoltre, il Campidoglio ha consegnato dei piani per i prolungamenti della linea B e B1. Il primo, fino a Casal Monastero, attualmente è in una condizione amministrativa sospesa perchè la vecchia procedura di project financing era fallita. Il secondo, fino a Porta di Roma, potrebbe invece essere a portata di mano.

L’Amministrazione vorrebbe poi attuare il prolungamento della linea A fino a Battistini e poi fino a Monte Mario, con la sua nuova variante verso nord. Questo indipendentemente dall’iter per la nota funivia urbana, che dalla fermata Battistini sarebbe solo parzialmente sullo stesso percorso.

Tra i progetti presentati ci sono anche: il tram della Musica, che da Prati porterà i passeggeri fino all’Auditorium; il tram su via Marconi, con collegamento con la linea esistente in viale Trastevere; infine il tram Tva (Termini-Vaticano-Aurelio) che passerà a via Nazionale, piazza Venezia, corso Vittorio e poi su via Gregorio VII, i cui progetti sono in stato avanzatissimo.

La Raggi ha proposto anche una scheda per la deviazione della Roma-Lido fino all’aeroporto di Fiumicino, anche se oggi la linea è ancora di proprietà della Regione Lazio.

Il sogno però resta la metro D ma l’intera linea costerebbe troppo, ben 2,2 miliardi per la tratta fondamentale dal deposito Salario a lungotevere Dante, la prima parte dell’intera linea che nel Pums si è arricchita anche di una deviazione D1 fino a Corviale.

 

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login