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Lazio-Roma finisce 3-0, Inzaghi: “Derby strameritato e vinto con rabbia”

 Una sola squadra in campo. La Lazio fa suo il derby della Capitale (il primo di venerdì e senza tifosi) e raddrizza la sua classifica battendo la Roma con un netto 3-0. Decisivi Manuel Lazzari nel partecipare attivamente a tutti i gol e Luis Alberto con una doppietta d’autore che ha sigillato il vantaggio siglato dal solito Ciro Immobile, al suo sesto centro nella stracittadina. A fine match, Simone Inzaghi, non nasconde tutta la sua soddisfazione: «Abbiamo fatto una grandissima gara – ha detto il tecnico biancoceleste – Di rabbia, aggressività, corsa e determinazione. I ragazzi sono stati splendidi. Avevo visto gli occhi giusti. La preparazione è stata fatta nel migliore dei modi nonostante pochi giorni a disposizione. Abbiamo strameritato questa vittoria, voluta con tutte le nostre forze». «La classifica si può recuperare, avevamo perso un pò di terreno. Ora è la terza vittoria consecutiva, ma dobbiamo mettere sempre in campo la stessa rabbia di stasera», ha specifica il tecnico biancoceleste. Un successo sotto gli occhi del patron Lotito che potrebbe valere il rinnovo. Per il momento Inzaghi si limita a commentare l’acquisto di Kamenovic per il prossimo anno: «Un ragazzo di prospettiva e giovane, ha buonissime qualità, può fare il terzo, il quinto. Lo vedremo col tempo. Ora il mio pensiero va a questi ragazzi che ho a disposizione». Quinto gol negli ultimi sei incontri, vero e proprio mattatore del match è stato proprio Luis Alberto, che prima specifica: «Questo si dice fuori, ma io aiuto la squadra. Per noi era importantissimo vincere oggi – spiega lo spagnolo – in Serie A non stavamo facendo bene, abbiamo attraversato un periodo non bello però nelle ultime settimane si è vista una squadra diversa, siamo migliorati e oggi l’abbiamo dimostrato con una mentalità vincente. Ora continuiamo così per crescere. Stiamo migliorando contro le big, non possiamo perdere la concentrazione se no non vinci». Con lo spagnolo, decisivo Manuel Lazzari sulla destra: «Il derby è sempre il derby – ha ammesso l’azzurro – sapevamo che dovevamo mettere tanta aggressività. Se è la partita della svolta? Penso che c’era già stata, perché avevamo fatto tre gare utili di fila. Ma vincere il derby conta sempre di più. Oggi sembravamo davvero la Lazio dell’anno scorso e dobbiamo continuare così». Un 3-0 che fa invece male alla Roma e nato soprattutto dagli errori individuali nel primo tempo di Ibanez. Fonseca a riguardo è chiaro: «Erano due situazioni dove non c’era pericolo, erano controllate. Roger lì non aveva bisogno di aiuto». Dopo il 2-0, però, risalire era complicato e lo ammette anche il portoghese: «Penso che i primi minuti siamo entrati bene, ma poi sappiamo che contro la Lazio se sbagliamo è difficile recuperare. Dopo i due gol non abbiamo mai avuto la capacità per attaccare bene anche perché loro sono bravi a chiudersi». Dunque la Roma conferma un trend decisamente negativo contro le squadre della parte sinistra della classifica, ma per Fonseca non è stato un problema di atteggiamento o coraggio. «Non penso sia mancato. Il primo tempo indirizza e decide la partita», ha aggiunto il portoghese che di una cosa è certo: «Abbiamo perso tre punti, ma gli obiettivi di fine stagione non cambiano». D’altronde Fonseca lo va ripetendo da inizio anno: la Roma deve fare meglio della scorsa stagione dove arrivò quinta. La missione quindi è centrare la Champions League, ma la sconfitta con la Lazio (la prima dei Friedkin all’Olimpico) fa rientrare in corsa non solo i biancocelesti, ma anche Atalanta, Napoli e Juventus, tutte squadre con una partita da recuperare

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