Studenti e Insegnanti manifestano al MIUR. La pioggia non ferma le proteste - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Studenti e Insegnanti manifestano al MIUR.
La pioggia non ferma le proteste

Al centro della protesta l’uso dei fondi Next Generation Eu per la riduzione degli alunni per classe, l’ampliamento dell’organico docenti ed Ata, la stabilizzazione dei precari, il miglioramento dell’edilizia scolastica

scuole-protestemiurNonostante la pioggia e le norme anti assembramento la protesta di studenti, docenti e Ata è andata avanti e, questo pomeriggio in circa 200 tra docenti, studenti e personale Ata si sono trovati sotto il Ministero dell’Istruzione a Viale Trastevere per chiedere alle istituzioni di ripensare insieme la didattica partendo dall’eliminazione delle classi pollaio. Al centro della protesta, indetta da Comitati di base della scuola, Flc Cgil e Uil, Rifondazione Comunista e Potere al popolo, l’uso dei fondi Next Generation Eu per la riduzione degli alunni per classe, l’ampliamento dell’organico docenti ed Ata, la stabilizzazione dei precari, il miglioramento dell’edilizia scolastica «Il maltempo e le norme anticovid – spiega all’Adnkronos Saverio Pantuso, Segretario regionale della Uil Scuola Lazio – hanno impedito una partecipazione più massiccia alla manifestazione di oggi». «In questo momento di emergenza – afferma – chiediamo di adeguare le scuole con presidi sanitari. Sono necessari tamponi per gli studenti e tutto il personale scolastico e tracciamenti certi. Pur comprendendo gli sforzi fatti dagli Enti Locali, dal Prefetto e dalla Direzione scolastica regione per il rientro, rivendichiamo una diminuzione degli alunni per classe, anche tenendo conto della chiusura delle iscrizioni; di costituire organici triennali su cui operare immediatamente l’immissione in ruolo del personale precario. Chiediamo, inoltre – conclude – l’introduzione di contratti a tempo triennali per consentire la continuità didattica»

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