COVID - Al via nel Lazio vaccini per over 80, Zingaretti allo Spallanzani: «segnale di speranza» - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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COVID – Al via nel Lazio vaccini per over 80,
Zingaretti allo Spallanzani: «segnale di speranza»

Si parte in 50 punti di somministrazione, 22 nella città di Roma, 13 nella provincia di Roma, 5 a Latina, 4 a Viterbo e 3 a Frosinone e Rieti

vaccino-over80Al via questa mattina nel Lazio la campagna di vaccinazione anti Covid per gli over 80 anni. Nell’occasione il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme all’assessore alla Sanità Alessio D’Amato hanno visitato l’istituto Spallanzani di Roma. «C’è un grande clima di speranza. In questo piazzale alcuni mesi fa raccontavamo la tragedia del Covid. Oggi era giusto tornare qui – ha detto il governatore Zingaretti -. Non è finita abbiamo ancora davanti molti mesi ma guardare questi anziani è stato un bellissimo segnale di speranza. Il Covid ha colpito l’Italia, l’Europa e il mondo e sembrava non esserci via di uscita, ma oggi abbiamo il vaccino e si può uscire e ne usciremo, perchè – ha concluso Zingaretti – con la speranza possiamo ritrovare fiducia». Si parte in 50 punti di somministrazione, 22 nella città di Roma, 13 nella provincia di Roma, 5 a Latina, 4 a Viterbo e 3 a Frosinone e Rieti. Questi punti sono attrezzati nella gestione in sicurezza delle somministrazioni e nella garanzia della catena del freddo. Per la giornata di oggi sono prenotati 3.601 over 80, di cui 2.083 a Roma, 708 nella provincia di Roma, 270 a Latina, 252 a Frosinone 192 a Viterbo e 96 a Rieti, in rapporto alla percentuale di popolazione. Ogni anziano ha ricevuto un sms con il memo della prenotazione e ha già la data dell’appuntamento per la seconda dose che avverrà dopo 21 giorni per il vaccino Pfizer e dopo 28 giorni per il vaccino Moderna
«Oggi parte la campagna vaccinale degli over 80. Siamo la prima regione italiana – ha sottolineato l’assessore D’Amato -. È importante per noi mettere in sicurezza questa fascia che ha pagato il tributo più alto. Oggi si apre una nuova pagina nella nostra regione: dobbiamo correre, perchè il fattore tempo è fondamentale. Il vaccino Astrazeneca rappresenterà un’arma in più per la fascia 18-55: adotteremo la soluzione più veloce che è il metodo israeliano per fasce di età e categorie di priorità e coinvolgeremo i medici di medicina generale. Nel frattempo – ha aggiunto D’Amato – proseguiremo con gli over 80 per cui ci vorranno 60 giorni per completare. A breve inizieranno le prenotazioni anche per gli over 75». L’assessore ha ribadito che il piano del Lazio è «modulare e flessibile, costruito con grande cautela. Il fattore tempo è fondamentale. Noi dobbiamo correre, ma il problema è legato alla disponibilità dei vaccini», ha concluso.

L’obiettivo, stante le quantità di dosi di vaccino a oggi disponibili e garantendo sempre la seconda dose, è di concludere gli over 80 entro i primi giorni del mese di maggio. Qualora ci dovesse essere un aumento delle dosi a disposizione verranno anticipati gli appuntamenti e aumentati i punti di somministrazione che oggi, a causa della scarsità delle dosi, non possono essere ulteriormente ampliati. Ad accompagnare il governatore Zingaretti e l’assessore D’Amato, il direttore sanitario dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, Francesco Vaia. «Credo che le parole oggi non servano. Sono convinto che da qui nasce una certezza: noi sconfiggeremo il virus. I vaccini e gli anticorpi monoclonali sono le due armi strategiche che ce lo faranno sconfiggere – ha detto Vaia -. Abbiamo messo in campo una macchina poderosissima a cui non corrisponde in questo momento la stessa disponibilità dosi di vaccino», ha concluso Vaia. Tra i primi a ricevere il vaccino all’istituto Spallanzani di Roma, il signor Nicola di 86 anni che poco dopo la somministrazione ha lasciato l’ospedale romano dicendo ai cronisti: «È andata benissimo sono rimasto ammirato per l’organizzazione. Adesso sono tranquillo». Nicola ha raccontato che è stato il figlio, la scorsa settimana, a prenotare per lui. «Speriamo di uscire presto da questa situazione. Ora mi sento più tranquillo», ha raccontato il signor Nicola

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