Mattarella alla Giornata delle Forze Armate:"Ricordiamo le vittime di tutte le guerre" - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mattarella alla Giornata delle Forze Armate:
“Ricordiamo le vittime di tutte le guerre”

Un corteo fino a piazza Venezia per celebrare il milite ignoto. Draghi: "Onoriamo i militari che garantiscono sicurezza e libertà". Guerini: "Orgoglio e gratitudine per il lavoro delle Forze armate" -

forze-armate-romaIl presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di alloro all’Altare della Patria, davanti al Sacello del Milite Ignoto, per le celebrazioni del “Giorno dell’Unità Nazionale” e della “Giornata delle Forze Armate”. Il capo dello Stato è stato accompagnato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, dal presidente del consiglio, Mario Draghi, dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati e dalle autorità militari. Il “Giorno dell’Unità Nazionale” e della “Giornata delle Forze Armate” ricorre a cento anni esatti dalla tumulazione del Milite Ignoto. La cerimonia si è conclusa col volo delle Frecce Tricolori.

“Si ricordano quest’anno quattro importanti anniversari: 160 anni dell’Unità d’Italia, 150 anni di Roma Capitale, 100 anni del trasferimento al Vittoriano della salma del Soldato Ignoto, 75 anni di Repubblica. Momenti fondamentali della nostra storia che troveranno espressione solenne il 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, all’Altare della Patria”. Cosi’ il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. “In questo giorno il pensiero va a quanti hanno sofferto, sino all’estremo sacrificio, per lasciare alle giovani generazioni un’Italia unita, indipendente, libera, democratica. L’intero popolo italiano guarda con sentimenti di commozione a tutte le vittime delle guerre. La loro memoria rappresenta il piu’ profondo e sincero stimolo ad adempiere ai doveri di cittadini italiani ed europei”.

Cento anni fa il Governo italiano scelse di seppellire il Milite Ignoto all’Altare della Patria: una decisione presa per onorare le decine di migliaia di giovani soldati morti durante la Prima Guerra Mondiale. Fu una donna di umili origini a scegliere la salma tra quelle rese irriconoscibili dalla violenza cieca della guerra. La madre di un suddito austro-ungarico, arruolatosi sotto falso nome nell’esercito italiano. Un soldato che aveva perso la sua identità diventò così simbolo dell’intero Paese. Oggi, ci stringiamo attorno alle Forze Armate nel ricordo di tutti i caduti. Onoriamo lo spirito di servizio con cui i militari garantiscono la nostra sicurezza e le nostre libertà. Lo hanno fatto in Afghanistan e in molte altre parti del mondo, con professionalità, dedizione e capacità di dialogo. E in Italia, nella campagna vaccinale contro il Covid-19″. Lo dichiara il premier Mario Draghi nel messaggio per il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. “Ringrazio tutte le donne e gli uomini impegnati nel nostro Paese e all’estero. Vi siamo e vi sentiamo vicini. Oggi, come in passato, abbiamo bisogno del vostro coraggio e della vostra umanità”, conclude Draghi.

“Donne e uomini della Difesa, oggi celebriamo il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. In questa data, al termine del Primo Conflitto Mondiale, trovò compimento il processo di unificazione nazionale, iniziato in epoca risorgimentale, e che quest’anno assume un significato ancora più rilevante per la ricorrenza del Centenario della traslazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria. Soldato senza nome, divenuto un simbolo per il nostro Paese, attorno al quale, come cento anni fa, gli italiani ancora si stringono, riconoscendolo come parte della propria identità nazionale. Insieme al Milite Ignoto rendiamo doveroso omaggio a tutti i Caduti per l’esempio luminoso che continuano a tramandarci”. Così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nel suo saluto di oggi per la commemorazione del 4 novembre, giornata delle Forze Armate. “Stringiamoci alle famiglie dei nostri caduti, ai feriti in servizio e ai loro cari, con affetto e gratitudine, consapevoli delle sofferenze che molti ancora oggi sopportano. Celebrare il 4 novembre non significa soltanto rievocare le gesta di quanti hanno offerto la vita per realizzare e difendere l’Unità d’Italia, per il bene della collettività nazionale e del Paese ma anche riconoscere l’impegno di tutti Voi che servite la Repubblica nelle Forze Armate, condividendo gli stessi valori di quelli che Vi hanno preceduti, con lo stesso slancio e gli stessi ideali. Donne e uomini della Difesa, nel rispetto di questi valori, oggi come ieri, onorando il giuramento prestato – continua il ministro – siete quotidianamente al servizio del Paese, sia sul territorio nazionale sia all’estero, per la sicurezza, la stabilità e la pacifica convivenza della comunità internazionale”. “A Voi desidero rivolgere, certo di interpretare il pensiero di tutti i cittadini italiani, i sentimenti di orgoglio e gratitudine per il prezioso, costante lavoro a tutela degli irrinunciabili valori di democrazia e libertà. Grazie per ciò che avete fatto e per ciò che farete. Viva il 4 Novembre,viva le Forze Armate e viva l’Italia”.

Partito dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli, ha sfilato lungo via Nazionale, a Roma, per arrivare poi a piazza Venezia il corteo in memoria del Milite Ignoto. A cento anni esatti dalla tumulazione del ‘soldato senza nome’ nel sacello dell’Altare della Patria, le cerimonie per il “Giorno dell’Unità Nazionale” e la “Giornata delle Forze Armate” partono proprio dal ricordo di quell’importante momento storico, che unì l’Italia nell’omaggio a tutti i caduti in guerra. In occasione del centenario, si è voluto ripercorrere il viaggio del Milite Ignoto con un treno rievocativo partito da Aquileia e arrivato l’altro ieri a Roma. All’epoca il feretro del Milite Ignoto fu scortato fino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e, il 4 novembre appunto, con una solenne cerimonia, un corteo lungo via Nazionale lo accompagnò a piazza Venezia per la tumulazione nel sacello dell’Altare della Patria. Una sfilata del Reggimento Interforze, stamattina, nel solco di quanto avvenuto cento anni fa, con il coinvolgimento di Reparti in armi, istituti di formazione militari, associazioni d’arma e rappresentanze, è partita dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e ha accompagnato la teca con la bandiera del Milite Ignoto con un corteo lungo via Nazionale fino a piazza Venezia. In tanti, lungo la strada, hanno assistito al corteo, scattando fotografie.

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