Il Viminale dice no ai cortei “No Pass” in centro
Le manifestazioni cosiddette "no pass" stanno paralizzando ogni sabato, da settimane, il centro storico di tante città, creando disagi a cittadini e commercianti, oltre a generare assembramenti tra non vaccinati
Stop alle manifestazioni anti-green pass all’interno dei centri storici: lo ha stabilito il ministero dell’Interno che ha varato una stretta per le proteste “no pass”: “Le manifestazioni cosiddette “no pass” stanno paralizzando ogni sabato, da settimane, il centro storico di tante città, creando disagi a cittadini e commercianti, oltre a generare assembramenti tra non vaccinati. Per ovviare a questi disagi il Ministero dell’Interno ha varato una “stretta” e stabilito regole nuove: sono concessi solo sit-in e fuori dai centri storici. Lo dice il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia. “Vista la risalita dei contagi saranno anche intensificati i controlli sul Green pass – aggiunge – Vanno mantenute le misure di prevenzione in atto e le persone devono essere incentivate a vaccinarsi. Non possiamo correre il rischio di dover fronteggiare nuove emergenze, come altri Paesi UE stanno sperimentando. Ne va della salute pubblica e dell’economia del Paese”. Intanto il focolaio Covid legato ai cortei no Green pass a Trieste “ha superato 200 contagi tra primari, secondari e terziari”. Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, lanciando un ulteriore “appello” a chi non si è vaccinato, perché “il rapporto della curva tra contagi e ricoveri ospedalieri è migliore rispetto a un anno fa: questa cosa si chiama vaccino”. Per i reparti ospedalieri di Trieste è comunque prevista una manovra di riorganizzazione ed “è – ha sottolineato Riccardi -quella più importante in regione, anche se bisogna considerare che il virus si sposta”.
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