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David Sassoli: La Camera ardente al Campidoglio. Venerdì i funerali a Santa Maria degli Angeli

Un minuto di silenzio e un lungo applauso aprono la commemorazione alla Camera. Fico: "Il nostro Paese e l'Unione europea perdono uno straordinario protagonista che ha dedicato la sua vita al servizio dei cittadini e delle Istituzioni"

sassoli_1-camerardenteLa camera ardente per l’ultimo saluto al presidente del Parlamento Europeo David Sassoli morto ieri si terraà giovedì in Campidoglio. I funerali, a cui potrebbe partecipare anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si terranno venerdì alle 12 nella chiesa Santa Maria degli Angeli, a Roma. Lunedì si terrà invece una cerimonia di commemorazione a Strasburgo. Era gia’ in programma una sessione plenaria, la prima dell’anno che sarebbe stata l’ultima sotto la sua presidenza. Parteciperanno Michel e von der Leyen, probabilmente anche Macron. Il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, leggerà il discorso ufficiale. Una banda suonerà l’inno. Per l’ultima volta di Sassoli al Parlamento di Strasburgo. La sua seconda casa.

Si è aperto con un minuto di silenzio, seguito da un lungo e unanime applauso, la commemorazione della Camera dei Deputati. Presente anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, che di Sassoli sottolinea “il garbo, l’umanità, l’altruismo. La passione per la professione giornalistica, che lo ha reso uno dei volti più noti e amati fra tutti gli Italiani. Lo spirito civico e la capacità di ascolto, che lo hanno guidato nel suo percorso politico, e lo hanno fatto rispettare tanto dai compagni di partito quanto dagli avversari”. Il premier ricorda anche Sassoli “come uomo a servizio dell’Europa, delle sue istituzioni, dei suoi cittadini. Da presidente del Parlamento Europeo, la sua rara capacità di combinare idealismo e mediazione lo ha reso protagonista di uno dei periodi più difficili della storia recente. Una voce attenta e autorevole, a difesa dei valori europei e dei diritti dei più deboli”.
Il presidente dell’assemblea di Montecitorio, Roberto Fico, ha voluto ricordare l’impegno del leader europeista per un’Unione più solida e inclusiva: “In tutta la sua attività politica ed istituzionale, e da ultimo nel suo ruolo di presidente, Sassoli ha sempre promosso la costruzione di un’Europa più forte, coesa e solidale, capace di rispondere alle aspettative dei suoi cittadini, soprattutto quelli più deboli e fragili”. Ribadendo poi l’impegno di Sassoli per sviluppare una cooperazione tra Parlamento europeo e assemblee nazionali (anche di quelle dei paesi terzi), Fico ha sottolineato come durante la pandemia Sassoli abbia “affermato con convinzione e coerenza l’esigenza di una risposta comune e coordinata a livello europeo alla emergenza sanitaria, economica e sociale”.

Alla Camera intervengono anche i capigruppo, a partire dal segretario del partito di Sassoli, il Pd guidato da Enrico Letta: “David ha dimostrato leadership e determinazione, senza mai perdere gentilezza e spirito di inclusione” e “proprio sul valore del rispetto verso gli avversari è sempre andato oltre la cortesia, costruendo confronto e dialogo”. Letta ha poi proposto una distinzione: “I politici anche bravi si dividono in due categorie: chi accompagna il corso della storia e chi fa politica cambiandone il corso. David faceva parte di questa seconda categoria, con la sua gentile fermezza ha cambiato la storia europea”.

Parole di cordoglio anche dagli esponenti degli altri partiti. Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta (Forza Italia) scrive su Twitter: “Un’Aula commossa ti ringrazia e ti abbraccia”, mentre la leader dell’opposizione Giorgia Meloni, nel suo intervento alla Camera, parla di Sassoli come di un “politico e un giornalista estremamente capace, ma mi piace ricordare la persona: era un politico serio, una persona perbene, che sapeva combattere per le sue idee con il sorriso, con gentilezza, ascoltando il pensiero dell’altro”. Il capogruppo della Lega, Davide Molinari, pur sottolineando la diversità di opinioni e schieramento, evidenzia “il rispetto profondo per la figura di David Sassoli per quanto credeva nei valori che portava avanti, persone come lui ridanno dignità alle istituzioni e alla politica”.

“Ci ha lasciato un europeista convinto, un grande professionista dell’informazione, un collega ed amico” dice invece Emilio Carelli di Coraggio Italia (ed ex direttore di Sky Tg 24). “Stamane ci siamo svegliati con la notizia dolorosa della scomparsa di un volto amico, cha abbiamo imparato a conoscere al Tg1. A tutti gli europei è venuto a mancare un punto di riferimento importante che ha lavorato alle istituzioni europee per renderle più forti e a misura di cittadini” dice invece, per Italia Viva, Maria Elena Boschi.

Sassoli era ricoverato dal 26 dicembre per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario. Già lo scorso anno, il Presidente aveva cancellato gli appuntamenti dal mese di settembre fino a inizio novembre – a causa di una “brutta” polmonite dovuta al batterio della legionella – come lui stesso aveva spiegato in un video pubblicato dopo la guarigione.

Lo scorso 15 settembre era stato ricoverato all’Hopital Civic di Strasburgo per una “brutta” polmonite da legionella, sebbene apparisse in “buone condizioni”. Dopo una settimana era stato dimesso ed era rientrato in Italia per continuare le cure nel proprio Paese. La convalescenza, per Sassoli, si era rivelata però lunga costringendolo a seguire da remoto le riunioni dell’Europarlamento per l’intero mese di ottobre. Solo all’inizio di novembre annunciò il rientro alla vita politica tornando a presiedere in presenza la plenaria alla fine del mese. Poi la ricaduta.

Sassoli è stato il secondo presidente italiano del Parlamento Europeo dopo Antonio Tajani da quando l’assemblea di Strasburgo viene eletta a suffragio universale. Il suo incarico sarebbe scaduto a giorni. A Natale, in un video messaggio, il Presidente invitata l’Europa a difendere i più deboli.

La camera ardente nella sala della Protomoteca in Campidoglio, resterà aperta giovedì 13, dalle 10 alle 18. I funerali si svolgeranno venerdì 14 alle 12 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in piazza della Repubblica a Roma.

In questo anno abbiamo ascoltato il silenzio del pianeta e abbiamo avuto paura. Ma abbiamo reagito e costruito una nuova solidarietà perché nessuno è al sicuro da solo. Abbiamo visto nuovi muri. I nostri confini, in alcuni casi, sono diventati i confini tra morale e immorale, tra umanità e disumanità. Muri eretti contro persone che chiedono riparo dal freddo, dalla fame, dalla guerra, dalla povertà. Abbiamo lottato accanto a chi chiede più democrazia, più libertà, accanto alle donne che chiedono diritti e tutele, a chi chiede di proteggere il proprio pensiero, accanto a coloro che continuano a chiedere un’informazione libera e indipendente. Abbiamo finalmente realizzato, dopo anni di crudele rigorismo, che la disuguaglianza non è più né tollerabile, né accettabile. Che vivere nella precarietà non è umano. Che la povertà è una realtà che non va nascosta ma che dev’essere combattuta e sconfitta. È il dovere delle Istituzioni europee di proteggere i più’ deboli e non chiedere altri sacrifici, aggiungendo dolore al dolore. Oggi l’Europa con il piano di recupero ci dà grande opportunità di abbandonare l’indifferenza. È la nostra sfida, quella di un mondo nuovo che rispetta le persone, la natura e crede in una nuova economia basa non solo sul profitto di pochi ma sul benessere di tutti. Per questo voglio dirvi buone feste, buon anno, buon Natale. Il periodo del Natale è il periodo della nascita della speranza. E la speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri ai nostri confini, quando combattiamo contro tutte le ingiustizie. Auguri a noi, auguri alla nostra speranza.

Il portavoce Roberto Cuillo ricorda Sassoli ai microfoni di Rainews24
“Si è battuto per riavvicinare il Parlamento Europeo agli europei. Sassoli era un nativo democratico e ha cercato sempre di rappresentare questa identità nuova al Paese. Credeva fortemente nell’allargamento del fronte progressista anche su basi nuove politiche, culturali e sociali”.

Era il 3 luglio del 2019. “Dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione, cambiando la nostra unione per renderla capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei nostri cittadini e per dare risposte vere alle loro preoccupazioni, al loro sempre più diffuso senso di smarrimento. La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l’Ue”, erano state – tra le altre – le parole di David Sassoli.

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