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PANTHEON – Manifestazione in ricordo di Lorenzo Parelli, scontro con la Polizia

Momenti di tensione a un sit in indetto a Roma senza preavviso dagli studenti per ricordare lo studente friulano morto nell'ultimo giorno di stage dell'alternanza scuola-lavoro

lorenzo-parelliScontri tra polizia e studenti davanti al Pantheon, a Roma, durante il presidio di protesta dopo la morte di Lorenzo Parelli, lo studente friulano di 18 anni morto nel suo ultimo giorno di stage nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro a Udine. Gli agenti sono intervenuti per evitare che le centinaia di studenti presenti potessero dirigersi verso la Camera dei deputati e il Senato, oltrepassando i blocchi delle forze dell’ordine. Dopo la carica di alleggerimento della polizia, un gruppo di studenti, scortato dalle forze dell’ordine, ha comunque proseguito la protesta, creando un corteo che si è poi fermato sotto il ministero dell’Istruzione. In capo al corteo, come si vede nel video, un giovane urla con un megafono: «Non siamo noi i criminali, i criminali sono quelli che hanno ammazzato Lorenzo, sono quelli che stanno al governo, ora li andiamo a prendere!». Sulle gradinate della sede del ministero dell’Istruzione, gli studenti hanno brandito uno striscione con scritto: «La vostra scuola uccide. Pagherete caro, pagherete tutto. Stop all’alternanza scuola-lavoro».

Condanne per le cariche della polizia da parte di diversi esponenti di Rifondazione Comunista. Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale del partito, ha espresso «solidarietà ai giovani studenti caricati e feriti a Roma, in Piazza del Pantheon», sottolineando che «la carica è stata la risposta delle forze dell’ordine dopo che i giovani, alla fine del presidio organizzato per Lorenzo, hanno provato a organizzare un corteo per arrivare sotto il ministero dell’Istruzione» e specificando che il «corteo poi si è svolto in maniera del tutto pacifica: ci chiediamo se in questo Paese sia ancora concesso manifestare pacificamente». Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, ha invece parlato di «due studenti feriti pesantemente alla testa colpiti dai manganelli». In un post su Facebook, il segretario di Rc ha chiamato in causa l’esecutivo: «È questa la risposta del governo Draghi a ragazze e ragazzi indignati per la morte di un coetaneo? Auspichiamo che la protesta si allarghi perché non si può morire di scuola e lavoro: va abolita la legge che ha istituito l’alternanza scuola lavoro e previsto che la formazione professionale si possa fare lavorando gratis nelle aziende». E Acerbo ha poi concluso: «Condanniamo le cariche ingiustificate e chiediamo che sia garantito il diritto costituzionale a manifestare. Ci vorrebbe uno sciopero nazionale».

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