Incendio a Centocelle - Gualtieri: c'è il dolo nel rogo - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Incendio a Centocelle – Gualtieri: c’è il dolo nel rogo

Gualtieri“Sta indagando la magistratura ed è presto per fare ipotesi. Certo c’è la mano dell’uomo, poi si vedrà se sono episodi colposi o dolosi. Anche se qualche incendio sia doloso è stato già accertato. Si tratta di una situazione molto difficile, molto grave. Noi stiamo lavorando con grande intensità sul fronte della prevenzione e degli interventi”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, parlando degli incendi che nelle ultime settimane hanno colpito la Capitale. (L’ALLARME DI ARPA LAZIO)
E ancora: “Si è svolto un importato comitato per l’ordine e la sicurezza, in cui si è espressa una grande solidarietà e unità di tutte le istituzioni. Per quanto riguarda gli incendi si rafforzeranno le azioni di prevenzione in tutte le zone a rischio, interverremo noi come Roma Capitale con tre milioni per un piano di potenziamento degli impianti”. E come aveva detto il sindaco, intanto, riapre la discarica di Albano. La decisione è stata presa al termine di un incontro in prefettura a Roma al quale hanno partecipato il primo cittadino, il prefetto di Roma Matteo Piantedosi, rappresentanti della Regione Lazio. L’apertura della discarica del comune in provincia di Roma contribuirà a risolvere per i prossimi mesi le criticità derivate dall’incendio del Tmb di Malagrotta.

Una densa nube di fumo nero che dal quadrante est della capitale è diventata in poco tempo visibile anche in centro. Poi il rumore di boati ed esplosioni ripetute e l’invito ai residenti della zona più colpita di chiudere le finestre e utilizzare le mascherine anche in strada, con gli abitanti di due palazzi costretti per precauzione a lasciare le loro abitazioni . E’ stata una nuova giornata campale per Roma , per la quarta volta nel giro di nemmeno un mese colpita da un grosso incendio che ha coinvolto anche alcuni autodemolitori e ha suscitato ansia e paura in diversi quartieri. Una sequenza di eventi su cui continua ad aleggiare l’ombra del dolo, evocata dal sindaco già in occasione del rogo al Parco del Pineto a inizio luglio .

Il 9 luglio si è sviluppato il quarto grande rogo nella Capitale. Le fiamme, partite da un deposito, hanno suscitato allarme per le esplosioni e per la densa nube di fumo che ha avvolto l’intera zona e anche i vicini palazzi. La Procura non esclude alcuna pista. Il sindaco Gualtieri conferma che per alcuni incendi è stato accertato il dolo: “Andremo avanti con gli impianti per i rifiuti. Non ci faremo intimidire’. L’assessora Alfonsi: c’è di mezzo ‘la filiera dei rifiuti’
Intanto, i valori delle diossine sono oltre i limiti. Questo è quanto hanno certificato i rilievi dell’Arpa nella zona dove si è prodotto il maxi incendio di sabato a Roma. Gli esiti delle misure effettuate dal campionatore hanno registrato il valore per le diossine è pari al 10,6 pg/m3 superiore al valore di riferimento individuato dall’OMS per l’ambiente urbano (0,3). Per quanto riguarda il benzopirene è stato registrato un valore di 2,6 ng/m3, superiore anche esso alla media annua pari a 1 ng/m3.

La Procura di Roma avvierà delle verifiche sulla gestione del verde pubblico e accumuli di rifiuti abbandonati a Roma nell’ambito delle indagini avviate sugli incendi che hanno interessato la Capitale nelle ultime settimane. In base a quanto si apprende, inoltre, l’attività riguarderà in primo luogo le aree dove si sono verificati i quattro maxincendi nell’ultimo mese.

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