SABAUDIA - Turisti francesi in vacanza derubati rimangono senza camper e senza vestiti - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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SABAUDIA – Turisti francesi in vacanza derubati rimangono senza camper e senza vestiti

I carabinieri hanno dato loro cibo e indumenti d'emergenza, poi hanno raccolto la denuncia

camperSono stati derubati del loro camper, mentre si trovavano in vacanza nel Lazio, fermi al confine tra Latina e Sabaudia, fino a rimanere senza vestiti e tutto ciò che avevano portato per il viaggio. Si è chiuso così il soggiorno in Italia di due turisti francesi. Ad aiutarli alcuni vicini di parcheggio che li hanno poi accompagnati dai Carabinieri a presentare denuncia.
La testimonianza – “Sono uscito dall’acqua e il mio camper non c’era più, mi hanno rubato tutto e sono rimasto solo con mio figlio dodicenne, in costume, disperato sul bordo della strada con in mano gli asciugamani e il cellulare scarico”, ha raccontato al Messaggero la vittima del furto, un insegnante francese, 50enne. Si era fermato, nel viaggio di ritorno, insieme al figlio, a Rio Martino al confine tra Latina e Sabaudia, per fare una sosta in uno dei tratti più suggestivi della costa del Parco Nazionale del Circeo. “Vengo in Italia da vent’anni e già in passato avevo organizzato dei giri molto lunghi, viaggiando sempre in camper dalla Francia passando in traghetto per la Sardegna, poi la Calabria e la Sicilia”, ha aggiunto il 50enne, originario di La Roche-sur-Yon, cittadina di 55mila abitanti nella Francia centro-occidentale. Ma la visita del litorale laziale è stata fatale per il loro nuovo camper: “Sono convinto che siano stati dei professionisti a fare il colpo, il mio camper era nuovissimo ed era parcheggiato in una zona dove c’erano altri mezzi simili di famiglie con cui avevamo anche fatto amicizia”, ha spiegato.

Ad aiutare i due turisti sono stati due vicini di camper. Li hanno aiutati a raggiungere la stazione dei carabinieri di Borgo Grappa per sporgere denuncia. Lì sono stati supportati dai militari, che gli hanno fornito cibo e indumenti d’emergenza.

“Tornerò”, ha detto il 50enne francese. Nonostante la sventura vissuta in Italia, l’uomo non ha chiuso le porte alla penisola. “Sono molto arrabbiato, questo è evidente, ma credo che in futuro tornerò ancora in Italia, perché queste cose possono succedere anche altrove – ha concluso l’insegnante – mi dispiace anche per il fatto che possano esistere persone senza scrupoli che, con le loro azioni, mettono a disagio un padre di famiglia, lasciando il figlio senza un tetto e senza abiti, mi dispiace che nel mondo ci sia gente simile”.

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