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Giochi d'arte e musica a Villa d'Este

Trio Bettinelli che si esibirà sabato 19 ottobre

Trio Bettinelli che si esibirà sabato 19 ottobre

Musica ed arte si incontrano in uno dei musei più suggestivi e famosi d’Italia a Villa d’Este a Tivoli che riapre le sue sale per ospitare il festival Jeux d’Art, la manifestazione che quest’anno giunge alla sua ottava edizione. Cinque concerti ogni sabato sera, con inizio alle ore 19, in programma fino al 26 ottobre nella suggestiva Sala della Fontana.

“Il sogno continua – afferma Francesco Nicolosi, Direttore artistico della rassegna e pianista impegnato nel concerto inaugurale – e la grande musica ancora una volta aleggerà tra i saloni della Villa, tra i suoi affreschi, i suoi fantastici scorci, i suoi lussureggianti giardini. Cinque appuntamenti, tutti da non perdere con grandi interpreti e giganti della musica come Mozart, Haydn, Beethoven, Verdi, Wagner, Schumann, Debussy, Rachmaninov, Franck, Thalberg e, non poteva certo mancare, il nostro amatissimo Liszt”.

Stasera il secondo appuntamento, protagonisti il flauto di Claudi Arimany e il pianoforte della giovanissima Laura Cozzolino, impegnati in un programma dedicato a tre celebri e scintillanti trascrizioni per flauto: l’Adagio e Allegro op. 70 di Schumann, la Sonatina op. 100 di Dvorak e la Sonata in la maggiore di Frank. E’ anche occasione per rendere omaggio e ricordare il grande flautista Jean-Pierre Rampal, scomparso nel 2000, di cui Arimany è erede universalmente riconosciuto, avendo suonato con lui per undici anni. A proposito del programma del concerto a Villa d’Este, il flautista francese precisa: “Con Laura suoniamo tre pezzi di cui nessuno è stato originariamente scritto per flauto. Quello di Schumann è per corno, quelli di Dvorak e Frank per violino. Ma era abituale allora trascrivere brani famosi per altri strumenti, che spesso si affermavano rispetto all’originale. D’altronde la musica non la fanno gli strumenti, la fanno i musicisti: non è importante con che cosa si suona, ma come si suona”.

Terzo appuntamento, sabato 12 ottobre, con il Quartetto Savinio, celebre complesso da camera fondato nel 2000 dai suoi attuali quattro componenti: Alberto Maria Ruta e Rossella Bertucci, violino, Francesco Solombrino, viola e Lorenzo Ceriani, violoncello. Programma dedicato a tre giganti della scrittura quartettistica: Haydn, di cui si ascolterà il Quartetto op.76 n.4 Sonnenaufgang, conosciuto appunto come L’aurora, scritto nel 1797; Mozart e l’altrettanto celebre Quartetto K465 n.19 Dissonanze – l’ultimo e il più ardito dei sei Quartetti dedicati a Haydn, composti tra il 1782 e il 1785; infine, Beethoven e il Quartetto op.135 n.16, ultima importante composizione scritta nel 1826, sei mesi prima della morte, e pubblicata postuma.

Sarà, invece, il Trio Bettinelli l’ospite del quarto appuntamento sabato 19 ottobre, una formazione nata nel 2004 dall’incontro di tre musicisti italiani già impegnati in significative attività solistiche e individualmente premiati in importanti concorsi nazionali e internazionali: Ilaria Cusano, violino, Jacopo Di Tonno, violoncello e Dario Cusano, pianoforte. Il programma scelto per il concerto a Villa d’Este spazia dal Settecento al Novecento: il Trio in do maggiore Hob XV n.21 di Haydn, il Trio Elegiaco n.1 in sol minore di Rachmaninoff, Elegie op.16 di Kreine e in chiusura di serata il Premier Trio en Sol di Debussy. Precisa Dario Cusano, pianista del gruppo: “Credo che i classici rispecchino molto il nostro gusto musicale. E’ un repertorio complesso ma è un lavoro fantastico riuscire a trovare le idee giuste per valorizzare”.

Sabato 26 ottobre chiudono l’edizione 2013 di Jeux d’art il pianista Luca Schieppati e il mezzosoprano estone Kulli Tomingas con un interessante e avvincente programma dal titolo L’originale e la copia, nel quale viene giustamente ricordato anche il 150° anniversario della nascita di un altro grande operista italiano: Pietro Mascagni, nato appunto a Livorno il 7 dicembre 1863. Il concerto ci presenta una scelta di composizioni che spaziano liberamente in senso cronologico e geografico e che fanno riferimento a tre diverse sfere dell’ascolto musicale: il teatro d’opera, il salotto borghese ove trionfava il pianoforte e la sala da concerto dove si amplificavano o deformavano i riverberi dal mondo del teatro e del salotto, e da qui il titolo della serata. La coppia d’interpreti dedicherà un piccolo omaggio musicale proprio a Mascagni, con l’esecuzione delle celebri O pallida che un giorno dall’Amico Fritz e lo Stornello di Lola dalla Cavalleria rusticana; a seguire grandi arie, romanze, lieder e composizioni per pianoforte solo di Gluck, Wagner, Rossini, Verdi, Donizetti, Liszt e Martucci. Jeux d’Art a Villa d’Este è promosso da MiBAC, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e dalla Direzione di Villa d’Este, con il contributo della Provincia di Roma e del Comune di Tivoli ed è una produzione de La Stanza delle Rose.

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