Dopo 11 anni di proroghe e rinvii chi garantisce il futuro del Recup? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Dopo 11 anni di proroghe e rinvii chi garantisce il futuro del Recup?

recup-regione-lazio“Certo che dopo 11 anni di proroghe e rinvii si deve arrivare a una soluzione rinnovata per il servizio di affidamento per le prenotazioni sanitarie e che forse chi lo gestisce oggi deve rinnovare l’approccio di lavoro ma al contempo, dobbiamo riconoscere che il servizio di prenotazione ha funzionato bene coprendo la complessità delle richieste che arrivavano telefonicamente. Ciò significa che cooperativa e operatori costituiscono un patrimonio di professionalità che non deve essere disperso”. Lo dichiara il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato in risposta alle dichiarazioni del presidente del Lazio Zingaretti sulla realizzazione del nuovo bando di gara per l’affidamento del Recup regionale. “Ciò significa che il bando di gara che la Regione vorrà presentare, non è stato specificato se entro quest’anno o nei primi mesi del prossimo dovrà garantire, a nostro giudizio, le clausole sociali che garantisce oggi, i 2.500 lavoratori e soci di cui 800 disabili e disabili paraplegici. Oltre a questo sottolineiamo che la gara – precisa Maritato – dovrà essere indirizzata a un’azienda italiana con sede sociale e operativa in Italia. Non si possono creare oggi situazioni di precariato passivo perché significherebbe rendere il Lazio una regione retrograda e arretrata – conclude Maritato – che vorrebbe fare cassa sulla pelle dei lavoratori disabili e sui malati”.

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