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EUROPA LEAGUE/Lazio si libera dei polacchi pensando al derby

FBL-EUR-C3-BORUSSIA-MOENCHENGLADBACH-LAZIOMassimo risultato col minimo sforzo per la Lazio all’esordio in Europa League. I biancocelesti avevano davanti il Legia Varsavia, appena estromesso dall’Europa che conta dallo Steaua Bucarest, ma soprattutto gli scalmanati 2.500 supporter arrivati da Varsavia belli carichi (e in parte anche ubriachi stando alle cronache del pomeriggio). Vincono 1-0 grazie ad un gol del ritrovato Hernanes, ma soprattutto grazie ad una mezza invenzione del baby Keita (classe ’95), al suo esordio da titolare, che pennella un assist al bacio per il n.8 brasiliano. Difficile d’altronde per i biancocelesti giocare due partite in una, considerato l’inevitabile pensiero al derby di domenica prossima che ha condizionato non poco Petkovic nella scelta degli 11 da mandare in campo. Una tensione palpabile anche sugli spalti con i supporter biancocelesti che hanno più volte presoi di mira i tifosi giallorossi con striscioni e cori offensivi. Dopo la pretattica della vigilia, l’allenatore bosniaco si affida al modulo standard, il 4-1-4-1, con Gonzales davanti alla difesa, i due fantasisti Ederson-Hernanes, supportati da Onazi e Keita ai lati, dietro all’isolatissimo Floccari. Sempre pensando alla Roma (checchè ne dica) Petkovic risparmia i suoi magnifici quattro (Candreva, Lucic, Ledesma e Klose) nel nome del turnover e dei muscoli per domenica e così il gioco ne risente e non poco. Soprattutto per i due esterni, vero motore del gioco biancoceleste. Di contro, il Legia dimostra di non temere un palcoscenico come l’Olimpico, provando sempre a giocare palla a terra e creando buone trame offensive. A creare qualche problema, non alla Lazio ma alle forze dell’ordine, sono stati semmai i 2.500 rumorosissimi tifosi polacchi che fin dal pomeriggio hanno creato non poche tensioni nel centro di Roma e, ubriachi, tentato anche di varcare l’ingresso dell’Altare della Patria. Dopo i primi 45′ di una noia assoluta con soli due tiri nello specchio della porta (uno per parte), la partita si sveglia nella ripresa, grazie, come detto, all’iniziativa del giovanissimo Keita e alle giocate del ritrovato Hernanes, un gol e un palo. Il match si gioca tutta a centrocampo e i campioni di Polonia quando entrano in possesso palla sono abili nel far girare la sfera per imbeccare Saganowski e i tagli di Kosecki: quest’ultimo ha la palla gol quando il punteggio è ancora 0-0 ma Marchetti si dimostra ancora una volta un portiere davvero affidabile. Il gol ha il merito di svegliare una partita fin lì troppo moscia e incolore e le occasioni da gol fioccano. Petkovic si copre e butta dentro l’usato sicuro, Lucic e Ledesma (oltre al rientrante Novaretti dopo la debacle di Torino) per mettere ordine e portare a casa i primi 3 punti europei e, soprattutto, un pò di energie per domenica.

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