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Tecnocasa, il mercato immobiliare ancora in ribasso

mercato-immobiliareDa uno studio condotto da Tecnocasa risulta che le quotazioni immobiliari della Capitale hanno registrato nel primo semestre del 2013 un ribasso medio del 4%. Valore che è comunque minimo rispetto agli altri capoluoghi del Lazio: a Frosinone si è registrato addirittura un ribasso del 21,1%; a seguire Viterbo con il 13% e Latina con il 7,9%; solo a Rieti i valori sono rimasti sostanzialmente immutati rispetto alla fine del 2012. La diminuzione dei prezzi degli immobili di Roma è parte di un trend negativo che va avanti da anni, con un inizio blando nel 2007 (- 0,9%), un’accelerazione al ribasso nei due anni successivi (2008: – 5,8%; 2009: -3,6%), una lieve ripresa tra 2010 (+ 0,5%) e 2011 (- 2,4%) e una caduta libera nel 2012 (- 10,1%). Il valore al ribasso complessivo, alla fine del 2013, potrebbe rimanere stabile intorno al 4-5% o finire per assomigliare a quello dello scorso anno. In alcune aree della Capitale si sono registrati valori negativi notevoli: a Marconi – Cardano si registra un ribasso del 15% in seguito alla distanza tra domanda e offerta e alla difficoltà di accesso al credito, e chi è intenzionato a vendere deve necessariamente rivedere al ribasso le proprie richieste; nella zona di Alessandrino – San Giustino la variazione negativa è del 13%, anche qui per problemi di accesso al credito (le giovani coppie che acquistano qui sono spesso aiutate dai genitori); in zona San Lorenzo – Università i prezzi sono diminuiti dell’11,1% per l’aumentata offerta dovuta alla messa in vendita di immobili da parte di chi non riusciva a ottenere rendimenti da locazione soddisfacenti o da chi doveva sostenere importanti spese di ristrutturazione e consolidamento di stabili d’epoca; seguono Torrevecchia – Millesimo (- 8,6%), Flaminio – Ponte Milvio (- 6,5%), San Giovanni – Roma Est (- 5,1%) e così via. Anche in pieno centro storico la situazione è simile: nonostante gli acquirenti in questa zona siano solitamente di fascia reddituale alta, trattano comunque sul prezzo ed in genere comprano solo quando i proprietari decidono di rivedere al ribasso le proprie richieste (il che ha portato a un calo medio dei prezzi del 3,8%). Il mercato del Centro ha però delle particolarità. E’ in ogni caso molto vivace: mediamente il tempo di vendita di un immobile non supera i 3-4 mesi. La domanda di appartamenti proviene quasi sempre da professionisti che acquistano per investimento, come alternativa agli investimenti di carattere finanziario (abitudine che a partire dall’inizio della crisi nel 2009 si è diffusa enormemente, e non solo in Italia) e, come ci si aspetterebbe, sono rare le compravendite di prime case. Gli acquisti sono spesso effettuati in contanti e senza l’aiuto di mutui bancari. Da segnalare però molte vendite da parte di proprietari che, possedendo più case in affitto, decidono di dismetterne alcune per ridurre le spese legate al pagamento dell’Imu.

Lorenzo Marziali

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