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Domani il concerto conclusivo del XII Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra dedicato a Papa Francesco

festivalCon un grande successo di pubblico si chiude domani la XII edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, una delle più felici e che ha visto migliaia di spettatori riempire con grande partecipazione le Basiliche romane per i concerti offerti dal variegato e interessante programma, con i Wiener Philharmoniker orchestra in residence che hanno ancora una volta suscitato l’applauso e l’ammirazione eseguendo il Requiem mozartiano. Si chiude tornando alla Basilica di San Paolo fuori le Mura con il debutto italiano, alle ore 21, di una orchestra giapponese impegnata in uno dei capolavori assoluti della musica sinfonico-corale, la Nona Sinfonia di Beethoven affidata alla IlluminArt Philharmonic Orchestra e all’IlluminArt Choir diretti da Tomomi Nishimoto, complessi nati dall’idea di proporre la musica come lo strumento per un sereno dialogo interreligioso e per sostenere rapporti di amicizia e solidarietà. Proprio per questo motivo tra le fila sia del coro – specializzato anche nella riscoperta ed esecuzione della musica tradizionale giapponese – sia dell’orchestra sono stati accolti numerosi giovani provenienti dalle zone terremotate della Prefettura e della città di Fukushima. Sono giapponesi anche i solisti di canto di questa attesa esecuzione della Nona: il soprano Sumi Jo, celebre e apprezzata in tutti i teatri d’opera del mondo, il contralto Setsuko Takemoto, il tenore Hiroaki Fueda e il basso Hiroyuki Narita. Il concerto è stato organizzato con il Patrocinio dell’Ambasciata del Giappone e della Fondazione Italia-Giappone. Fondata nel 2012, la IlluminArt Philharmonic Orchestra è formata da talentuosi e giovanissimi solisti vincitori di premi internazionali. Un nuovo tipo di orchestra che non ha confini nazionali ed è sorretta da tre principi che contraddistinguono tutta la sua attività artistica: creare insieme al pubblico, diffondere programmi educativi, sostenere attività globali. Tomomi Nishimoto, Gleb Nikitin e Hiroyuki Tsuji ne sono i direttori principali. Proprio per la giovane età dei musicisti e per il principio ispiratore che ha sorretto la costituzione dell’Orchestra e del Coro giapponesi, seguendo inoltre l’esortazione di Papa Francesco cui tutto il Festival è stato dedicato, il concerto conclusivo sarà all’insegna della solidarietà per i più poveri ed emarginati. Grazie alla collaborazione con laFondazione Sofia Onlus verranno raccolti fondi per il progetto “Niños Abandonados nelle baraccopoli di Caracas” per dare strumenti scolastici e assicurare cure mediche ai bambini del barrio di Catia a Caracas (Venezuela), un immenso ammasso di baracche in cui risiedono circa un milione di persone senza servizi di base, e dove si vive un’infanzia all’insegna della povertà, abbandono e violenza. Tutti i concerti del Festival sono a ingresso libero e gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili.

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