“Il piano sul governo delle liste d’attesa? Tutto da rivedere” - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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“Il piano sul governo delle liste d’attesa? Tutto da rivedere”

santori«Conoscere se è nelle intenzioni dell’amministrazione regionale rivedere il decreto per il governo delle liste d’attesa. E sapere perché numerose associazioni che operano in sanità e la competente commissione Salute siano state escluse dal confronto prima dell’emanazione dello stesso decreto, sapere le motivazioni per cui la Regione Lazio non abbia ancora assegnato ad un’area specifica le competenze e la gestione delle liste d’attesa», così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della Commissione salute, che annuncia un’interrogazione presentata al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. «Il commissario ad acta del Ssr – dice Santori – ha emanato un decreto sul governo delle liste d’attesa lo scorso 28 ottobre senza confrontarsi né con gli organi consiliari né tantomeno con le associazioni impegnate nel settore socio-sanitario, tra cui il Tribunale del malato di Cittadinanzattiva, Codici e Assotutela che, più di una volta, hanno richiesto formalmente un confronto sul tema. Di fatto, il Piano regionale redatto non fa che ribadire provvedimenti già intrapresi dalle precedenti amministrazioni ma, come anche sottolineato da diversi operatori, si enunciano nello stesso tempi-obiettivo troppo lunghi, non verificabili e senza specificare le relative sanzioni in caso di mancato raggiungimento degli stessi». «Inoltre, non viene affrontato compiutamente – continua il consigliere – il tema dell’intramoenia e dell’utilizzo delle strutture e non sono considerati, sempre all’interno del Piano, temi come quello dell’organizzazione degli uffici delle aziende generanti liste di attesa perfino al momento del pagamento del ticket. In ultima analisi, come in ogni efficace controllo di gestione, mancano le modalità di coinvolgimento delle associazioni di tutela dei malati e dei cittadini nelle varie fasi sia di monitoraggio che di pianificazione», conclude Santori.

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