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Inaugurata la fontana del Tritone dopo il restauro

fontana tritoneÈ stata riconsegnata alla città, ad un anno esatto dall’inizio dei lavori di restauro, la fontana del Tritone, in piazza Barberini. L’intervento, resosi necessario a causa del grave stato di degrado in cui si trovava la fontana, ha permesso di rinnovare completamente l’impianto di illuminazione e di revisionare l’impianto di ricircolo e di trattamento delle aque. Sono stati inoltre rimossi gli strati calcarei che ricoprivano il monumento e, tra le varie operazioni, è stata effettuata una pulitura meccanica e chimica. All’ evento hanno partecipato l’assessore alla Cultura Flavia Barca e il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce. Nel corso della cerimonia, accompagnata dalle note della banda musicale del corpo di polizia locale, è stato acceso l’impianto idrico che produce lo zampillo, oggi ridotto per motivi di sicurezza, per il cui sibilo la fontana era stata definita ‘Tritone sonantè. Realizzata da Gianlorenzo Bernini tra la fine del 1642 e la prima metà del 1643 per papa Urbano VIII Barberini, la fontana del Tritone ha subìto nella sua storia recente diversi interventi di manutenzione. Quello concluso oggi è stato definito dal sovrintendente Parisi Presicce «estremamente complesso». «La conservazione della fontana – prosegue il sovrintendente – ha bisogno della consapevolezza dei cittadini, di un controllo continuo e della manutenzione. Questo restauro è un modello di come si interviene per la conservazione del patrimonio. Il travertino, materiale in cui è realizzata l’opera, è una pietra molto porosa e quindi ha richiesto un intervento minuzioso». L’intervento, ritenuto prioritario dalla Sovrintendenza capitolina, è stato realizzato dall’Ati Building Comunication srl- One srl, con fondi provenienti dall’esposizione pubblicitaria sulle recinzioni di cantiere, che si è aggiudicata uno dei due bandi promossi dalla Sovrintendenza per il restauro delle fontane monumentali di Roma e che si è avvalsa per il restauro della società Ara snc. «Questo è il tipico esempio di cura del bene comune – ha detto nel suo intervento l’assessore Barca – Laddove l’amministrazione pubblica si fa davvero portatrice di un processo di cura e di attenzione verso il bene pubblico, laddove c’è un grosso sforzo e fiducia da parte dell’amministrazione nei confronti del bene pubblico, i cittadini si sentono responsabilizzati e diventano anche loro responsabili del bene pubblico, perchè il bene pubblico appartiene a tutti».
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