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AssoTutela, bando nomine dg sanità: “Dalla denuncia in Procura ora si passa al Tar”

tar-lazioDopo il silenzio del presidente della Regione, Nicola Zingaretti sulla questione delle nomine dei nuovi direttori generali delle Asl e delle aziende ospedaliere di Roma e del Lazio, oggi in consiglio regionale, Michel Emi Maritato, presidente Assotutela, scioglie le riserve e dichiara “guerra” al governatore e alla sua giunta. «Presenteremo il ricorso al Tar nei prossimi giorni – dichiara Maritato – contro il concorsone effettuato con violazioni di legge gravissime». Dopo aver effettuato una denuncia in procura ora si passa ai giudici amministrativi.
Le ipotesi di accusa riguardano la procedura adottata irregolarmente, (artt. 323 C.P. e 479 c.p. con il vincolo di cui all’art. 110 c.p. e le aggravanti del caso di specie) nella quale si chiede una condanna penale, in particolare modo vengono contestate la violazione dell’art. 13 D.P.R. 487 del 1994 in tema di trasparenza dei concorsi pubblici, in quanto le Commissioni esaminatrici devono stabilire e pubblicare in tempo contemporaneo alla pubblicazione del bando di concorso, le modalità e criteri di valutazione, anche in riferimento all’Art. 97 Cost. e all’art. 1 della L. 241 del 1990 che hanno qualificato il principio di trasparenza quale principio fondamentale dell’agire della Pubblica Amministrazione; e la violazione dell’art. 3 bis del D.P.R. 502 del 1992 circa l’impossibilità di ammettere al concorso per la nomina di Direttori Generali, Direttori Amministrativi e Direttori Sanitari coloro che sono sottoposti a procedimento penale per delitto per cui è previsto l’arresto in flagranza. L’associazione stamattina ha ascoltato la richiesta di chiarezza in aula fatta dai consiglieri regionali M5S, ma la chiusura totale della maggioranza non ha facilitato nessun informazione, costringendo l’associazione «alla presentazione del ricorso al Tar del Lazio»,conclude Maritato

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