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Sit-in di Casapound a Roma, ‘Simone libero’

Simone Di Stefano, durante il blitz a Roma davanti al sede Ue per sostituire un tricolore alla bandiera blu dell'Unione europea

Simone Di Stefano, durante il blitz a Roma davanti al sede Ue per sostituire un tricolore alla bandiera blu dell’Unione europea

Decine di militanti di Casapound stanno manifestando davanti al tribunale di Roma, a piazzale Clodio, per chiedere la scarcerazione di Simone Di Stefano, il vicepresidente del movimento arrestato due giorni fa per aver tentato di sostituire la bandiera europea con il tricolore in una delle sedi dell’Unione Europea a Roma.

I manifestanti stanno sventolando numerose bandiere tricolore scandendo slogan contro il governo ed i partiti, le cui sedi – urlano in coro – «sono piene di corrotti e massoni». I militanti del movimento di estrema destra espongono anche uno striscione con scritto «alcuni italiani non si arrendono». A sorvegliare il presidio ci sono le forze dell’ordine.

Intanto il vicepresidente di Casapound Simone Di Stefano è stato condannato a tre mesi di reclusione e al pagamento di una multa di cento euro .

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