Ma quale Natale e Capodanno, sembra Carnevale (o il gay pride) - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ma quale Natale e Capodanno, sembra Carnevale (o il gay pride)

via-del-corso-natalePer Natale il sindaco di Roma, Ignazio Marino, cercando di trovare la quadra degli equilibri in Campidoglio, ha deciso di spostare il pendolo delle alleanze strizzando l’occhio al bacino elettorale di Sel e del Movimento a 5 stelle. Con il Bilancio approvato per il rotto della cuffia e una maggioranza traballante Marino è cerca di nuovi alleati e di elettori. Così ha pensato di puntare ad un Natale gay friendly posizionando lungo via del Corso un variopinto filare di luci colorate. L’addobbo, uno striscione con sei colori che virano dal rosso al viola che sovrasta via delCorso per 1600 metri, riprende i colori della bandiera della pace e, allo stesso tempo, quelli della rainbow flag (la bandiera arcobaleno) dei gay. In tutto 672.000 led, per un consumo complessivo di 60 Kw, tanto per sottolineare che Roma spende bene. Stessa scelta per l’albero di di Natale, in piazza del Campidoglio, alimentato grazie all’energia cinetica prodotta pedalando su una apposita bicicletta. L’albero è alto 18 metri e d è illuminato da 30mila lampadine a led. Arrivato dal Molise è addobbato con la parola ‘Pace’ tradotta in 20 lingue straniere. Un segnale di rottura rispetto all’amministrazione precedente. Due anni fa l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, aveva fatto addobbare la strada con le medesime luminare, usando però i colori della bandiera italiana, più pertinenti e legati alla ricorrenza dei centocinquanta anni dell’Unità d’Italia. Marino, invece, ha puntato sulla Pace. “Da questa città arriva un messaggio universale di pace e di dignità. Via del Corso è dedicata a Nelson Mandela e ai tanti eroi che hanno dedicato la loro vita ai diritti alle persone e alla pace nel mondo”, ha spiegato il sindaco di Roma Ignazio Marino. L’idea però non è piaciuta a tutti. “L’installazione di una luminaria “arcobaleno” in via del Corso è chiaramente provocatoria, ideologica e un oltraggio al Vittoriano, sacrario del milite ignoto”. Così i consiglieri di Fratelli d’Italia nei giorni scorsi, chiedendo al sindaco Marino di sostituire l’arcobaleno con il tricolore. Per Fdi la scelta del sindaco è “una forma di arroganza e una vera ennesima gaffe di Marino quella di imporre l’estetica e i simboli di una minoranza rispetto al valore condiviso di una maggioranza cristiana e nazionalista durante le feste natalizie. Crediamo che i diritti vadano rivendicati nelle forme e nelle sedi deputate per questo, non imposti per diktat. Dopo l’ennesima provocazione, per questo Natale, ci aspettiamo ora un bel presepe vivente omosex con Genitore 1 e Genitore 2 e il bambinello in centro”, hanno dichiarato in una nota congiunta gli esponenti di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo, portavoce romano, e Federico Mollicone vice responsabile settore Comunicazione e dirigente romano.Sabato scorso via del Corso è stata teatro di un flash mob con fumogeni tricolori e striscioni con scritto: “È Natale, non Carnevale”, organizzato dal Nuovo Centrodestra per contestare il lungo addobbo. Secondo i promotori “Marino confonde Natale con Carnevale. No alla sua decisione di sostituire alle luci tricolore, l’illuminazione inneggiante le unioni civili”. Bernardo De Sol

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