Parata di stelle al XVIII Roma Gospel Festival - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Parata di stelle al XVIII Roma Gospel Festival

gospelMolta acqua è passata sotto i classici ponti da quando Mario Ciampà ebbe la felice intuizione di organizzare a Roma una serie di concerti gospel ché allora parlare di Festival sembrava pretenzioso. I concerti si svolgevano in chiesa con una bella, spesso commovente partecipazione del pubblico; poi man mano il pubblico è cresciuto ponendo l’esigenza di una location atta a recepire i molti appassionati. Di qui l’ovvia scelta dell’Auditorium che anche quest’anno ospita il “Roma Gospel Festival” giunto alla XVIII edizione sempre sotto l’abile e competente guida di Mario Ciampà. La manifestazione si apre sabato 21 dicembre per concludersi il 31 dicembre rinnovando così la tradizione dell’ultimo dell’anno in compagnia degli artisti. Com’è oramai nella tradizione di questo Festival, il cartellone è di primissima scelta annoverando alcuni dei gruppi più prestigiosi al mondo. Tra i tanti appuntamenti ve ne segnaliamo alcuni che ci sembrano particolarmente rilevanti. In apertura “The Pace Sisters”, uno storico gruppo già affermatosi nei primi anni ’70 grazie ad uno stile moderno ma nello stesso tempo ancorato alla tradizione; a Roma presenteranno il loro ultimo lavoro discografico. Il 26 dicembre sarà la volta del nuovo coro di Earl Bynum; personaggio di grande spessore sulla scena gospel, Bynum con questa nuova edizione del suo “Mountain Unity Choir” ha vinto l’importante riconoscimento come Best Church Choir al Neighborhood Awards 2013. Sabato 28 dicembre appuntamento con “The Singletons Gospel Family”; 5 cantanti, pianoforte e tastiere, si tratta di una vera e propria famiglia dal momento che gli artisti sono tutti figli di un pastore assai attivo nelle comunità della California dove ha fondato due chiese. Il loro stile è particolare in quanto si riallaccia direttamente a quelle radici da cui è nato anche il jazz. Lunedì 30 e martedì 31 dicembre chiusura affidata ad una delle voci più belle sulla scena black di questi ultimi anni: Emmanuel Djob (nella foto). Di origine camerunense ma naturalizzato in Francia, Emmanuel ha vinto l’edizione francese di “The Voice” grazie ad una voce straordinariamente calda, potente che si richiama direttamente alla tradizione africana. Così come il contesto musicale nel cui ambito si esibisce, un misto di soul, gospel e ritmiche africaneggianti. Gerlando Gatto

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login