Via Acca Larentia: niente corona del Campidoglio, scoppia la polemica

Quest’anno sotto la targa che ricorda i tre militanti del Fronte della Gioventù, uccisi il 7 gennaio 1978 nella sede dell’Msi in via Acca Larentia, non c’era la corona con i colori del Campidoglio. L’assenza dell’omaggio floreale, punto fermo della passata amministrazione Alemanno, ha sollevato polemiche, guidate proprio dall’ex sindaco e cavalcate anche dal leader della Destra, Francesco Storace. «È un grave errore quello del sindaco Marino di non aver portato l’omaggio dell’amministrazione di Roma Capitale ai ragazzi caduti trentasei anni fa», afferma Alemanno. «Il fatto che il sindaco Marino non sia venuto di persona, nè abbia mandato nessuno dei suoi assessori con una corona di fiori ad Acca Larentia – continua -, interrompe questa tradizione e crea un segno negativo che si poteva e si doveva evitare». Marino in un tweet rende omaggio ai tre militanti («La violenza politica non ha diritto di cittadinanza nella città dell’accoglienza»), senza però replicare alle accuse mosse dal suo predecessore. La risposta arriva qualche ora dopo, questa volta con una nota ufficiale. «Il sindaco di Roma – scrive – non può deporre corone presso una targa che riporta frasi offensive nei confronti dei rappresentanti delle forze dell’ordine definiti ‘servi dello Statò. Roma è una città che condanna ogni forma di violenza politica, di qualunque colore, e ricorda i tre ragazzi uccisi ad Acca Larentia». Giustificazioni che non convincono il centrodestra, con Alemanno che definisce «pretestuose» le parole di Marino. «La lapide a cui fa riferimento il sindaco – sottolinea – è stata apposta da privati cittadini e non pone nessun vincolo istituzionale per la deposizione di una corona di fiori». «Vergogna Marino. Una targa ti impedisce di rendere omaggio a tre martiri della violenza rossa? Sei inadeguato, te ne devi andare», il commento di Storace.