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RIFIUTI/I cittadini pagano per le negligenze dell’Ama, che nemmeno risponde al telefono

Fabrizio Santori consigliere comune di Roma

Fabrizio Santori consigliere comune di Roma

Quali sono attualmente gli interventi dell’Ama per contrastare il degrado e la sporcizia nella capitale? La domanda sorge spontanea dopo le polemiche delle scorse settimane sull’inadempienza dell’azienda nella raccolta dei rifiuti nella Capitale. C’è voluta persino l’invasione dei maiali a Boccea per far dire al sindaco Marino che “la pulizia è insufficiente”. Abbiamo provato a contattare l’Ama per farci dare delle risposte, ma le linee del Comune di Roma sono state costantemente intasate. Causa forse della vicenda sul trattamento dei rifiuti illeciti che ha coinvolto il neo presidente dimissionario Strozzi oppure delle richieste di informazioni da parte dei cittadini per avere chiarimenti su bollettini della Tares inviati a persone sbagliate? E intanto c’è chi paga per servizi inesistenti. «Sono molto critico nei confronti dell’amministrazione – ha detto Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio – c’è una mancanza di controllo dell’azienda per gravi inadempienze del sindaco Marino, che ha lasciato in sospeso per mesi la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione e del nuovo Amministratore delegato e Presidente. Poi l’ultima vicenda che ha coinvolto l’Ad e il Presidente che non ha fatto in tempo a mettersi sulla poltrona e si è dimesso, o meglio sembra che sia stato il Sindaco a mandarlo via perché non è stato sincero nei suoi confronti rispetto alla questione delle indagini per trattamento dei rifiuti illeciti. Quindi questo atteggiamento negligente ha fatto sì che la raccolta dei rifiuti solidi urbani divenisse un miraggio nel periodo natalizio. La città è sporca ovunque, c’è mancanza di organizzazione generale dell’azienda Ama sul rispetto del contratto di servizio con il Comune di Roma. E a pagare le conseguenze di questo sono i cittadini che sono molto avvelenati perché è arrivato nei giorni scorsi il pagamento della Tares con bollettini anche bassi, con cifre a volte di 1 euro da pagare, che si è aggiunto alla classica bolletta per i servizi Ama, che vale anche per l’illuminazione, le scuole, la pulizia e la manutenzione urbana delle strade. Una tassa aggiuntiva imposta ai cittadini romani. E questi bollettini pazzi sono arrivati a persone sbagliate, creando file interminabili agli sportelli. Si sta creando disagio non solo per la mancanza di servizi sul territorio ma anche per il pagamento delle tasse per servizi che sono inesistenti. Tutto questo è fortissima responsabilità del Campidoglio, del sindaco Marino e dell’assessore Estella Marino. Infatti noi abbiamo chiesto le dimissioni dell’assessore. Pensiamo che, come per lo scandalo dei maiali nei cassonetti, che ha fatto il giro del mondo e ha messo in ridicolo la nostra città, qualcuno debba pagare perché non è possibile che siano solo i cittadini a pagare queste negligenze». Alessandra De Gaetano

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