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Tre milioni di beni sequestrati a ex dirigente Asl coinvolto nell’indagine su Lady Asl

carabinieri15-300x216I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno sequestrato beni per circa 3 milioni di euro a un ex dirigente della sanità pubblica laziale, Mario Celotto, coinvolto nell’indagine sulla cosiddetta ‘Lady Asl’. L’uomo era stato condannato per truffa, peculato ed altri reati. Il decreto di sequestro anticipato è stato emesso dal Tribunale di Roma su richiesta della procura (pm Stefano Fava) sulla base della pericolosità sociale di Celotto. Il dirigente venne arrestato nel 2005 dai carabinieri, quando era funzionario di riferimento all’interno delle Asl Rmb e Rmc: l’inchiesta Lady Asl (2005-2009) fece emergere un diffuso sistema di corruttele e truffe in danno del servizio sanitario regionale e portò all’arresto di numerose persone, tra pubblici dipendenti e imprenditori della sanità. Consentì il sequestro e la restituzione alla Regione di decine di milioni di euro. Celotto è stato condannato a 4 anni e 8 mesi e a 8 anni e 2 mesi di reclusione, rispettivamente dalla Corte di Appello di Roma nel 2011 e dal Tribunale di Roma nel 2012, per numerosi episodi di truffa aggravata, peculato, falso ideologico ed altro. Il sequestro ha colpito 3 abitazioni con relative pertinenze e un negozio ubicati a Roma e una villetta a Palau (Sassari), per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro. Beni il cui possesso da parte della famiglia Celotto è risultato sproporzionato rispetto al reddito dichiarato.

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