Ecco perché si allagano i tombini - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Ecco perché si allagano i tombini

tombini_allagatiGli allagamenti di questi giorni hanno riportato all’attenzione della cronaca il tema della manutenzione delle caditoie e dei tombini della Capitale. A fine agosto Il Sindaco Marino e l’assessore Masini avevano annunciato, con toni trionfalistici, uno stanziamento di 3,5 milioni e che grazie a questo intervento straordinario a Roma certe scene apocalittiche da “Day after” non si sarebbero più viste. Infatti. Non sono passati neanche quattro mesi da queste affermazioni che l’urbe eterna, dopo essere stata sommersa un mese prima dai rifiuti, si è trovata sommersa anche dalle acque. Lo stesso Sindaco ha ammesso che i 3,5 milioni stanziati ad agosto sono bastati a coprire solo il 5% dei tombini e delle feritoie di Roma. E’ vero, questa volta è piovuto molto più del solito, ma questa non è una scusa. Ogni quanto vengono effettuate queste pulizie e soprattutto perché i tombini si intasano così in fretta? Lo abbiamo chiesto a Gianni Giardino, titolare della A.G. Servizi Speciali s.r.l. ,una delle ditte più importanti di cui si avvale l’amministrazione capitolina per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle fognature e dei tombini. Secondo Giardini “gli interventi di spurgo di tombini e caditoie  vengono eseguiti due volte all’anno, ma non sono sufficienti perché ciò che li  intasa più gravemente non sono le foglie,  ma i materiali residuali dei lavori di rifacimento del manto stradale che sembra, in alcune strade di Roma, come Via di Boccea (una delle più colpite dagli allagamenti)  si facciano troppo spesso”. Ma come mai tutti questi rifacimenti? Secondo Giardini “la risposta è semplice: perché i lavori non vengono eseguiti proprio ad arte e alle prime piogge il manto si sfascia, si formano crepe e voragini e bisogna riasfaltare”. Insomma il cane che si morde la coda, un circolo vizioso da cui sembra impossibile venir fuori. I lavori vengono eseguiti con incuria, piove, la strada si allaga perché i tombini sono intasati dai materiali residuali dell’ultimo rifacimento, si aprono quindi le voragini e con la stessa identica incuria dei lavori precedenti si riasfalta in attesa ovviamente che piova di nuovo. Per il comune è uno stillicidio di spese,  per le ditte è una manna dal cielo ogni volta che a Roma piove.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login