Un ufficio”a tempo”? E’ un affare per tutti - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Un ufficio”a tempo”? E’ un affare per tutti

Tutte le strade portano a Roma, anche in tempo di crisi un numero crescente di società e professionisti hanno bisogno di una base operativa temporanea per gestire affari e rapporti con clientela e Ministeri. E la città si attrezza con un’offerta sempre più ampia e articolata. Profitti e nuovi posti di lavoro. La novità del “Coworking”

 

Marzia Bucci

Marzia Bucci

Tutti prima o poi devono fare i conti con la capitale, centro della politica, degli affari e della burocrazia ministeriale. Anche e soprattutto in tempo di crisi. Certe pratiche vanno sbrigate e tenute sotto controllo, costa ma  è necessario. Serve una base, ma aziende e professionisti di ogni settore preferiscono affidarsi a soluzioni temporanee, convenienti e funzionali. Ed il fenomeno dei business center decolla e si allarga. C’è margine di guadagno per tutti e la possibilità di posti di lavoro, Parliamo di  strutture che erogano servizi di affitto flessibile di uffici arredati con segretaria integrata. Varianti?’ufficio residence’, ‘ufficio arredato a tempo’, ‘ufficio a noleggio’.  Ma il concetto è lo stesso.  Come  nei residence i clienti utilizzano la struttura per un periodo di tempo variabile (per ore, giorni, mesi o anni), pagando un prezzo in cui sono già inclusi tutti i servizi messi a loro disposizione in modo centralizzato e le spese sostenute dal fornitore: elettricità e altre utenze, linee telefoniche, collegamento a internet, postazioni di lavoro già arredate, manutenzione ordinaria e straordinaria, sorveglianza, pulizia e asporto dei rifiuti. Inoltre la segreteria e la reception operano esattamente come se fossero parte dello staff dell”affittuario’, prendendo nota delle telefonate, raccogliendo la posta e accogliendo i suoi clienti per tutto l’arco della giornata. Una soluzione quasi perfetta.
In Italia i primi business center sono apparsi negli anni ’70 a Milano, ma  Roma oggi per i motivi già citati a la parte del leone. Basta una semplice ricerca sul web per verificare, gli operatori nascono e si moltiplicano. La leadership del mercato è ovviamente appannaggio di pochi. Come il colosso internazionale Regus e la realtà tutta italiana del Pick Center di Lorenzo Cea e Marzia Bucci.. ‘Abbiamo iniziato nel 1988 con la sede di via Regolo 19 – racconta Marzia Bucci – All’epoca la gente non capiva bene cosa fosse un business center. Molti erano ancora legati alla mentalità secondo la quale non avere un ufficio di proprietà con tanto di targa poteva costituire un danno alla propria credibilità professionale. Col passare del tempo quella mentalità è scomparsa e l’utilità del nostro servizio è stata recepita’. Oggi Il Pick Center dispone di 4500 mq, per un totale di 450 postazioni di lavoro distribuite su tre sedi: si sono aggiunte quella di via Boezio 6, nel quartiere Prati, e quella dell’Eur in Piazza Marconi 15 – nella bella cornice del Palazzo dell’Arte Moderna.”Di questa soluzione attrae la flessibilità, sia da un punto di vista temporale che di spazi- spiega la manager – si può affittare un ambiente lavorativo per poche ore o pochi giorni, ma anche per mesi o anni; si può iniziare con una sola postazione e arrivare a 100 senza dover mai imbarcarsi in spese strutturali; quando e se si volesse far uso di una sala riunioni o di un ufficio di rappresentanza particolarmente lussuoso, si potranno affittare per il tempo necessario; e così via”
Anche grazie a questa elasticità, per così dire, genetica, dall’inizio della loro storia a oggi i servizi offerti dai business center si sono evoluti e diversificati. Si parla, ad esempio, di ‘virtual office’: la domiciliazione ha sempre fatto parte dell’offerta, ma operatori come il Pick Center danno la possibilità di avere un recapito postale a Roma, così come un numero di telefono/fax e un servizio di voice mail sempre attivo. Il cliente istruisce la segreteria sulle modalità di gestione dei contatti ed è tenuto costantemente informato via email. Altra interessante novità è il cosiddetto ‘coworking’: ‘Sono postazioni di lavoro economiche, subito operative, in spazi condivisi con altri professionisti – spiega la Bucci – Da una parte si sfugge alla solitudine del lavoro da casa e si punta sulla socializzazione, da cui possono nascere collaborazioni e in generale opportunità lavorative di interscambio con altri operatori economici. Dall’altra si ha la possibilità, con un investimento mensile minimo, di usufruire di tutti i servizi che mettiamo a disposizione, ad esempio la fibra ottica dedicata. In generale – non solo per il coworking – si tratta di servizi che si pongono ad un livello di qualità che il professionista stenterebbe a raggiungere in proprio, non riuscendo a sostenerne i costi.

Lorenzo Marziali

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