Tutti gli uomini del presidente - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Tutti gli uomini del presidente

Un sottile filo rosso lega al Governatore la nomenklatura che governa la Provincia, amministrata dal dicembre 2012 da un pool di prefetti

pag01_12Alla Provincia di Roma, nel Terzo millennio, si torna indietro con la storia: regna la “prefettocrazia”. Il “consiglio” di prefettura è composto da un prefetto, Riccardo Carpino, nominato lo scorso 1 ottobre 2013 commissario straordinario, e da altri quattro sub commissari ai quali sono conferite le deleghe per governare l’ente locale, come fossero politici. Prefetti insediati  il 28 dicembre 2012, una ventina di giorni dopo la rinuncia del mandato di  Zingaretti,  all’epoca presidente dell’ente di via IV Novembre, dimessosi per candidarsi alla presidenza della Regione Lazio, carica che tuttora ricopre.  Ma quale filo rosso lega Zingaretti all’attuale commissario straordinario della Provincia di Roma? Una consulenza e una modifica del regolamento regionale ad hoc. Riccardo Carpini, tre mesi prima di essere nominato commissario straordinario alla guida della Provincia di Roma e durante, ottiene dal governatore del Lazio una consulenza da 20mila euro per 5 mesi (dal 1/7/13 al 31/12/13).

 CONSULENZA E ISTITUZIONE DI COMITATO AD HOC
Per ossequiare la consulenza, Zingaretti modifica addirittura il regolamento regionale del 2005, istituendo presso la Giunta regionale il “Comitato per la legislazione”  di cui Carpini ne diventa il presidente. Composto da un numero di otto membri, per un costo complessivo di 320mila euro annui, si sarebbe dovuto occupare di una sorta di semplificazione delle norme regionali. Sul sito istituzionale della Regione Lazio sarebbero dovuti andare in pubblicazione, in apposita sezione, i lavori del Comitato, i verbali delle periodiche riunioni e i documenti dallo stesso predisposti. Peccato che non si trovi nulla sul web che si riferisca in modo chiaro ed inequivocabile al sedicente comitato.

ASSUNZIONI NELLA PROVINCIA “COMMISSARIATA”
Comunque la Provincia, sotto il potere dei prefetti, ha continuato ad assumere personale, a bandire concorsi, a sottoscrivere contratti per consulenti,  al di là del “congelamento” previsto per le attività delle Province commissariate.
Quattro i dirigenti assunti, tre a tempo determinato, uno a tempo indeterminato, che sono andati ad aggiungersi ai 3mila dipendenti dell’ente di via IV Novembre.

I POLITICI DIETRO INCARICHI “NEUTRI”
Il filo rosso tra Provincia di Roma e Zingaretti non finisce qui. Altri legami saltano agli occhi spulciando i nomi dei revisori dei conti che danno il placet al bilancio provinciale. I tre revisori sono Maurizio Ferri, Ulderico Granata e Alessandro Bonura. Nomi noti ai politici romani, quei registi del centrosinistra che fanno girare le pedine dei fedelissimi al momento opportuno. Scelgono quelli che vanno ad occupare i posti “buoni” della pubblica amministrazione senza passare per il “Via”, cioè senza superare un normale concorso pubblico. Il primo, Ferri, ha un contratto di consulenza per 31mila euro con la Regione Lazio per “assistenza contabile” rinnovato dal governatore Zingaretti agli inizi del suo mandato regionale. Il secondo, Granata, è consulente dei revisori contabili dell’Istituto regionale Carlo Jemolo, struttura in perdita  sempre di proprietà della Regione Lazio, oltre ad essere stato anche uno dei candidati di Storace per La Destra, alle ultime regionali. Il terzo, Bonura, ex presidente di Laziodisu nominato dalla giunta Marrazzo. Si faceva il  suo nome lo scorso gennaio per la poltrona Ama, ma è probabile che per il centrosinistra sarebbe opportuno non spostarlo di posizione. Non è un mistero per nessuno che in molti casi la neutralità di queste figure sia un optional.

Stefania Pascucci

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login