Zingaretti rischia grosso con i manager. Se il Tar dicesse che è tutto da rifare? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Zingaretti rischia grosso con i manager. Se il Tar dicesse che è tutto da rifare?

zingaIl Governatore continua a sorridere, e magari qualcosa di buono, obiettivamente, prova anche a fare. Ma restano come macigni sulla sua strada i problemi di fondo. Quelli grossi, irrisolti, che riguardano la trasparenza, la credibilità della sua giunta. Zinga spaccia per grandi successi delle operazioni partite da lontano, si gode i 57 milioni risparmiati con la rinegoziazione dei  contratti in corso relativi alla fornitura di beni e servizi, ma il suo welfare è ancora una ipotesi di lavoro, come lo è stato per tutti i mesi di governo di Renata Polverini. Cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. E il gran lavoro annunciato e propagandato non si vede, al giro di boa dell’anno. La sanità continua a rappresentare una palla al piede ma non è scansando i problemi e rinviandoli che si va avanti. La questione del pronto soccorso, delle ambulanze, dei contratti dell’Ares 118 e delle Croci Private, il pasticcio della Croce Rossa, sono stati affrontati e risolti. Macchè. E’ stato riformato il recup, sono state sconfitte le liste d’attesa? Domanda retorica. E allora di cosa stiamo parlando? Tanto per affondare il coltello nella piaga, sfioriamo il caso S.Lucia. Praticamente solo la minaccia di mandare i carabinieri in alcuni uffici ha parzialmente sbloccato la situazione. Come al solito la disinformazia della Regione fa apparire un atto dovuto formalizzato con tre anni di ritardo e dopo mille ingiunzioni, come un grande successo e un grande risultato. E’ arrivata la firma della convenzione con la Fondazione di via Ardeatina. Un punto dal quale partire, ma non si può pensare che tutto sia risolto. C’è solo l’ufficializzazione dell’ovvio esistente. Ma quando pagherà Zinga il dovuto al S.Lucia? Per la nota della Regione il caso è chiuso. Quel è che è vero, invece, è che si è appena cominciato a discutere.  E il discorso vale per mille altre questioni simili. Ma c’è un inquietante punto interrogativo. Il governatore rischia grosso con il bando dei direttori generali. C’è un ricorso al Tar, oltre ai ricorsi individuali. E se il Tribunale Amministrativo desse ragione ai ricorrenti? Crollerebbe l’intero sistema, sarebbe tutto da rifare. Non si potevano combinare le cose diversamente? Ma di una Giunta così ci si può fidare?

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