Caos e truffe all'ordine del giorno - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Caos e truffe all’ordine del giorno

ospedale sandro pertiniIl rapporto della Guardia di Finanza sul danno provocato allo Stato dalle truffe in sanità è inquietante: si parla di oltre un miliardo di euro. Dentro il dossier c’è di tutto, dagli appalti “pilotati”ai falsi ricoveri, agli interventi di chirurgia estetica rimborsati come tumori; ma anche le esenzioni dei ticket rientrano a pieno titolo nel novero dei danni al Servizio Sanitario Nazionale. Ancora, quanti macchinari  acquistati dalle strutture pubbliche servono soprattutto per fare concorrenza alle strutture sanitarie private piuttosto che per sollevare dalle emergenze i cittadini? Il “Patto della Salute” (da programmare fra Governo e Regioni) dovrebbe portare ad un risparmio di 10 miliardi di euro in 4 anni, dichiara ad ogni piè sospinto Beatrice Lorenzin. La stessa che, al contrario, “spende e spande” risorse per fare i suoi inutili Stati Generali della Salute. Mentre si parla di tutto questo ecco scoppiare lo scandalo dell’Ospedale Pertini dove una donna scopre di essere in attesa di due gemelli non riconducibili geneticamente a lei e al marito. Ci si chiede: di chi saranno questi bambini? Si tratta di scambio di provette per colpa di cognomi simili oppure sono stati invertiti solamente i referti? Quale che sia la risposta il senso compiuto è evidente. La sanità laziale è nel caos, ingovernabile o mal governata. In mezzo alla bufera è finito ill Direttore Generale dell’azienda ASL RMB Vitaliano De Salazar. Una poltrona tranquilla, ma “competente” per l’Ospedale Pertini. Che ne ha sempre una. De Salazar è ormai in fuga, cammina rasente i muri. Il caso apre i  notiziari nazionali, i giornalisti inseguono, vogliono  sapere dal Direttore Generale che disposizioni  ha dato e come intende agire a pieno sostegno della Commissione d’indagine nominata dalla Regione Lazio.  Vitaliano De Salazar, persona garbatissima e buon amministratore non è un medico, può solo usare la sua navigata competenza (di guai scansati). E’ quel giovane dirigente degli anni ’80 che, assieme ad un paio di altri esponenti romani era alla testa dei Giovani Democristiani che, l’allora capo indiscusso della DC locale, Vittorio Sbardella lasciava ad aspettare in anticamera. Da allora ne ha fatta di strada, inanellando poltrone, potere, responsabilità crescenti, via via fino al fortino della Asl RmB. De Salazar Vitaliano non era nella short list degli aspiranti Dg,  Zinga lo ha ripescato perdonandogli  di aver fatto il manager per conto della Polverini anche in due aziende contemporaneamente (Asl RmD e Spallanzani). Ma il rispetto e il prestigio se li è meritati. Con il pasticcio delle provette si deve dare da fare, e in fretta.

I danni alle coppie in attesa di fecondazione assistita non sono nuovi nel Lazio, qualcuno ricorderà l’incredibile vicenda accaduta nell’azienda ospedaliera San Filippo Neri, dove sono andati perduti degli ovuli in provetta: ancora oggi non si è riusciti a risalire al responsabile di quel gravissimo episodio. Il Commissario straordinario,  Filippo Sommella c’era allora e c’è ancora oggi . E bisogna riconoscere che all’epoca si espose, rilasciando dichiarazioni a difesa della propria azienda, entrando in conflitto con la società appaltatrice dell’impianto di conservazione degli ovuli. Insomma, rischiando. Come si comporterà De Salazar? Di fronte a questa sanità non basta inviare ispettori, bisogna avere il coraggio di interventi radicali di fronte a errori (meglio sarebbe definirli orrori) di questo tipo. Non paghi “l’ultima ruota del carro” ma chi ha il compito e la responsabilità di governare e gestire le aziende sanitarie.

                                                                                                                          Il corvo 

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