Alessandra Amoroso fischiata all’olimpico e consolata sul web - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Alessandra Amoroso fischiata all’olimpico e consolata sul web

alessandra_amorosoEra successo già nel 2012 nella finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli, e ieri sera il brutto spettacolo di sentire l’Inno d’Italia, in questo caso cantato da Alessandra Amoroso, fischiato da una parte dei tifosi presenti, si è ripetuto nella finale della Tim Cup, tra Napoli e Fiorentina sempre allo Stadio Olimpico, complice probabilmente la tensione inescata dalle drammatiche notizie di cronaca che hanno preceduto la partita. Una delusione per la cantante che trovato comunque molti consolatori sul web Lo scorso anno venne fischiato anche Psy, superstar coreana mondiale e inventore del ‘Gangnam Stylè, esibitosi con i suoi brani in apertura sempre della finale Tim Cup e sommerso dai fischi. Due anni fa, invece, fu fortemente fischiata Arisa. Ieri sera, a fare le spese delle intemperanze del pubblico è stata la Amoroso che, visibilmente emozionata, è scesa comunque in campo in un clima molto teso, non certo l’atmosfera ideale per la sua esibizione tanto più che durante l’esecuzione sono piombati sulla pista d’atletica anche un paio di petardi. La Amoroso è andata comunque avanti, determinata a portare a termine la sua esecuzione per rispetto verso il brano che stava eseguendo. Un coraggio applaudito da molti tifosi ma soprattutto dal web che ieri sera si è stretto intorno alla cantante, facendo salire l’hasthag #AmorosoFinaleCoppaItalia tra i trend topics di twitter.

Centinaia i commenti di sostegno all’esibizione della cantante; fra i tanti qualche esempio: «Coraggiosa e brava!!», «Non sono un fan, ma mi è dispiaciuto per lei e vorrei sapere cosa ne ha pensato di quello che stava succedendo ..?», «Ieri vedendo Amoroso così agitata e tesa sarei andata là ad abbracciarla per dirle che eravamo con lei», «l’esibizione di Sandrina ieri, è stata sicuramente la cosa migliore della serata», «ale ieri dire che sei stata stupenda e brava è poco… complimenti, questo è il calcio purtroppo. Brava». E, ancora, «Quel sorrisone finale è stato un suo »ce l’ho fatta« e la nostra ennesima forza», « Amoroso Sei il nostro orgoglio, quel tuo sorriso rivolto al pubblico dice tutto», «Il tuo sorriso è stato lo schiaffo morale a tutti quei fischi», «Facciamole sentire il nostro #amorepuro». D’altra parte l’inno fischiato è purtroppo una vecchia conoscenza degli spalti italiani e prescinde dagli interpreti: accadde nella finale dei Mondiali di ‘Italia 90′, sempre a Roma, nella partita Argentina-Germania, e i fischi arrivarono dagli italiani contro i sudamericani con tanto di reazione verbale rabbiosa di Maradona. Accadde anche all’indirizzo dei francesi nel 2007, a San Siro, in occasione della partita valida per le qualificazioni agli Europei Italia-Francia. Nel 2009 a Valencia era stato fischiato l’inno spagnolo durante la finale di Copa del Rey tra Barcellona e Athletic Bilbao: fischi provenienti da baschi e catalani per ostentare la loro identità alla presenza di re Juan Carlos.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login