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Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

FIUMICINO/Nuovo soffione comparso nel terreno

geyser-fiumicinoUn nuovo soffione, probabilmente di gas naturale, è comparso in un terreno incolto di Fiumicino, a non molta distanza dal retro della sede del commissariato di via Portuense. Il soffione, generato da una perforazione, più che altro genera zampilli d’acqua: l’area verde si trova a qualche centinaio di metri in linea d’aria dal punto dove scaturì un primo soffione nei mesi scorsi e che suscitò anche una grande eco mediatica. Non ci sono abitazioni nelle vicinanze. È il terzo caso del genere, in pochi mesi, nella città portuale: il primo cratere si aprì a seguito di lavori all’interno della rotonda di via Coccia di Morto il 24 agosto scorso, poi chiuso e tombato successivamente attraverso degli appositi lavori ad ottobre; il secondo scaturì in mare aperto il 26 settembre scorso, a 40 metri di profondità a seguito dei carotaggi per la realizzazione del nuovo porto commerciale, fenomeno che si esaurì in modo naturale dopo alcuni giorni. «Dopo la conclusione dei sondaggi a Isola Sacra – fa sapere l’amministrazione comunale – nell’ambito delle indagini preventive sulla fattibilità del sottopasso della Fossa Traianea, dietro autorizzazione della Soprintendenza e con la supervisione di uno studio di geologi, sono stati effettuati 10 carotaggi in un terreno privato a Fiumicino, recintato e non accessibile. Sondaggi effettuati a 20 metri di profondità fino a un massimo di 55. Da una delle perforazioni a circa 40 metri, è scaturita una piccola fuoriuscita di gas e acqua che non desta particolare preoccupazione. Il progetto che il Comune vuole realizzare deve essere portato avanti con grande scrupolo». Si erano concluse il 19 dicembre scorso le operazioni di chiusura dei due geyser formatisi a fine agosto presso la rotonda di Coccia di Morto a Fiumicino, dopo un intervento dell’Italgas per la messa a norma di alcune tubazioni, che ne aveva causato la fuoriuscita. Per il geyser originario, che si era richiuso naturalmente, è stato scavato un foro fino a 50 metri di profondità poi riempito con 13 metri cubi di compartonite e 9 metri cubi di cemento. Per il secondo geyser, più piccolo, è stato invece scavato un foro di circa 38 metri di profondità, riempito poi con 7 metri cubi di compartonite e otto di cemento.

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