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Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

I dipendenti comunali invadono il Campidoglio, è il caos

campidoglio_occupatoPiazza del Campidoglio ‘invasa’ dai dipendenti comunali che protestano contro i previsti tagli in busta paga. Sono migliaia i lavoratori del Comune scesi in piazza questa mattina per dire no all’eliminazione del salario accessorio, definito illegittimo da una relazione del Mef. Il traffico in centro, soprattutto a piazza Venezia, è completamente in tilt anche per l’assenza nelle strade dei vigili urbani che fino alle 11 garantiscono solo il servizio per gli incidenti stradali. Molte le zone in cui le auto sono incolonnate e procedono a passo d’uomo, soprattutto sul Lungotevere, nel quartiere San Giovanni, sulla tangenziale est e nell’area intorno al Vaticano, in particolare quella di piazza Risorgimento, meta di tanti turisti. Siamo più di 10 mila in piazza del Campidoglio”, ha detto Giancarlo Cosentino della Cisl. “Questa protesta oggi rappresenta tutta l’indignazione verso le politiche scellerate di Marino sul personale – aggiunge Francesco Croce della Uil – Invece di attaccare i vari sprechi contenuti nelle prime 200 pagine della relazione del Mef, colpiscono i più deboli che però mandano avanti la città”. “Non è possibile tagliare degli stipendi di 1.200 euro – si lamentano in tanti – perché significa mettere in dubbio la nostra sopravvivenza. Salario accessorio?”.
La tensione è salita per il coas in piazza Venezia. Le migliaia di persone in piazza hanno bloccato il traffico nel centro della città con forti ripercussioni nelle zone limitrofe. Auto, autobus e taxi impantanati nel traffico, alcuni abbandonati per alcuni momenti dagli autisti, dopo interminabili attese per la protesta dei dipendenti di Roma Capitale. Un gruppo di lavoratori del Municipio III ha simbolicamente “occupato” un autobus della linea 110 Open fermo nel traffico in piazza Venezia. Moneti di agitazione tra un motociclista e alcuni dipendenti di Roma Capitale che stavano bloccando il traffico sotto al Campidoglio. Sfiorato lo scontro fisico tra le due parti quando il centauro, ripartendo di scatto, ha trascinato con sé la telecamera di una reporter: per allontanarla l’uomo le ha rifilato un paio di calci. L’intervento di alcuni lavoratori, tra cui Stefano Lulli, segretario del sindacato di Polizia locale Ospol, ha poi riportato a fatica la calma.

E’ un vero ‘assedio sonoro’ quello che ha invaso il Campidoglio con fischietti, urla e qualcuno che grida ‘Marino dimettiti’. I dipendenti comunali in rivolta si dicono ‘esausti’ e ‘umiliati’. In piazza sono scesi amministrativi, vigili urbani in divisa, educatrici scolastiche. “Perché dobbiamo pagare noi con i nostri salari? Andassero a tagliare gli stipendi dei manager che prendono un sacco di soldi – sbotta una di loro – Marino non sta mantenendo le promesse fatte. Aveva detto che ci avrebbe valorizzato e invece…”.

Tra gli striscioni apparsi sotto il Marc’Aurelio ‘Tagli ai dipendenti soldi ai consulenti?’, ‘Non pagheremo il vostro debito con i nostri stipendi’, ’40 anni per fare gli asili nido 1 anno con Marino per distruggerli’. E ancora: ‘No al taglio del salario accessorio’, ‘Marino sicuro di essere sicuro?’, ‘Non è accessorio ma necessario’ ma c’è anche chi, come alcuni vigili del sindacato Sulpl, sta indossando per protesta delle t-shirt con su scritto ‘Grazie a Marino farò… il giocoliere al semaforo’ o ancora a ‘Grazie a Marino farò… il venditore di ombrelli’. In piazza è stato allestito un piccolo palco da dove si stanno susseguendo gli interventi di dipendenti e sindacalisti.

Anche la polizia municipale protesta in piazza del Campidoglio contro i previsti tagli in busta paga ai dipendenti capitolini. Stefano Lulli, segretario dell’Ospol, annuncia: “Da domani come Ospol, nel caso in cui nella riunione convocata in Campidoglio il sindaco e l’amministrazione comunale non tornino sui loro passi, bloccheremo la città con l’autoconsegna del personale della Polizia locale all’interno dei propri comandi”.

Della stessa idea il segretario della Fp Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola: “Domani prima dell’inizio del tavolo con il sindaco Marino, previsto per le 10, chiederemo se ci sarà o meno il taglio del salario accessorio sugli stipendi dei dipendenti comunali. Se viene confermato ci sarà la rottura immediata dei tavoli e proclameremo lo sciopero. Speriamo che le oltre 10.000 persone presenti in piazza vengano ascoltate da Marino”. Su tempi e modalità dell’eventuale sciopero Di Cola aggiunge: “Lo faremo alla prima data utile, stiamo vedendo se sarà in più giorni o in fasce d’orario diverse”. Su un punto il leader sindacale è sicuro: “All’unisono tutti i lavoratori ribadiscono che non si fermeranno fino a quando l’amministrazione non farà marcia indietro e garantirà il salario. Non siamo disponibili a vedere umiliata la nostra dignità”.

“Bloccateli tutti, dobbiamo farci vedere e sentire” grida Antonella, un’insegnante della scuola materna, che tuona contro la rinuncia al salario accessorio e attacca: “Ci stanno preparando a un’organizzazione diversa della scuola materna che porterà solo dei disagi”. È stato
esposto uno striscione contro l’amministrazione comunale, mentre al megafono una lavoratrice ha scandito slogan contro il sindaco Marino, tra le grida “Sciopero! Sciopero!” dei colleghi che stanno lentamente defluendo con fischietti e striscioni dal piazzale del Palazzo Senatorio.

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