Allarme rosso, Marino vuole una Roma tutta a piedi
Il car sharing sta prendendo piede a Roma, ma Marino forse non si rende conto che le city car sono appannaggio solo di chi se le può permettere
Il Sindaco Ignazio Marino ieri parlando dai microfoni di Rai Radio 1 nel programma Radio Anch’io” ha ribadito che vuole una Roma senza macchine convinto che la pedonalizzazione stia facendo il bene dei cittadini. “Roma ha superato Milano come uso di car sharing” – ha sottolineato il sindaco – con “più ‘ di 60 mila persone che in pochi mesi si sono iscritte al servizio”. Nella capitale “ci sono 978 auto ogni mille adulti, mentre Parigi ne ha 450 e Londra 350: dobbiamo invertire questa tendenza – ha affermato il sindaco – e farlo con il lavoro dell’amministrazione”
Passino i Fori, passi la pedonalizzazione del Tridente, ma l’idea di chiudere altri settori della città appare alquanto malsana e passa sopra la testa dei romani. Che Marino non faccia bene i suoi conti è evidente anche dalla valutazione che lui dà delle city car: un boom che esalta e ritiene positivo.
In effetti il numero delle auto che ha preso piede si vede ovunque, ma l’equivoco di fondo è che questa presenza di macchine non riduce il traffico. Chi prende la city car, se lo può sicuramente permettere (il servizio costa), lascia la propria auto, ma mette su strada un’altra. Quindi diventa più complicato, poiché le city car si aggiungono alle macchine e sostituiscono altre, ma sono sempre su strada. Se invece di 100 auto private girano 100 city car, cosa cambia? Inoltre queste automobili vengono lasciate ovunque, in mezzo alla strada e non fanno ordine. E’ una comodità che potrà permettersi qualcuno, ma non tutti i romani che si alzano all’alba, prendono i mezzi pubblici oppure la propria auto. Sembrerebbe una soluzione snob
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