Tavolino selvaggio, Campidoglio e commercianti alla ricerca di un accordo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tavolino selvaggio, prove di dialogo tra il Campidoglio e i commercianti di piazza Navona

piazza navona tavoliniAlla ricerca di un accordo. Dopo la protesta di due giorni fa, con la chiusura di bar e ristoranti in piazza Navona, e il braccio di ferro di ieri, con gli esercenti che sono tornati a occupare spazi, il Campidoglio cerca la via del dialogo. Oggi si è svolto un incontro tra l’assessore comunale al Commercio, Marta Leonori, e i gestori dei locali. Nel vertice è stato indiduato un percorso che porterà i titolari degli esercizi commerciali a formalizzare una loro proposta. Ma nel rispetto dei Piani di massima occupabilità, varati da municipio e Comune nei mesi scorsi. Il sindaco Marino assicura che l’amministrazione “vuole il rispetto delle regole ma anche che gli esercenti possano continuare a lavorare”. I diretti interessati, invece, minacciano perdite di incassi tali da portare a licenziamenti di massa.

La battaglia dei dehors dura da una settimana oramai, da quando il Tar ha respinto il ricorso proposto da due locali della piazza, dando ragione al Campidoglio che aveva notificato un provvedimento di chiusura per 5 giorni e intimato l’immediato dimezzamento dei tavolini. Poi il pugno di ferro, con una serie di sopralluoghi dei vigili urbani. E la clamorosa serrata.

Poi il colpo di scena di poche ore fa, con gli esercenti che riaprono in nome delle regole ma posizionano al di fuori degli spazi consentiti tavolini e sedie. Costringendo gli agenti della municipale a intervenire per bloccare le occupazioni.
Oggi il clima torna sereno.  “È stato affrontato il tema – fa sapere Marta Leonori, assessore comunale al Commercio -.  Si è parlato anche di possibili futuri progetti di sistemazione di piazza Navona. Un confronto sereno che ha permesso di individuare un percorso che consenta agli esercenti – dopo le opportune verifiche tecniche – di formalizzare la propria posizione, all’interno però della disciplina approvata con i Piani di massima occupabilità”.

Sulla battaglia dei tavolini è intervenuto anche il sindaco Ignazio Marino. “Noi non abbiamo nessuna contrarietà, anzi siamo contenti come amministrazione che ci sia lavoro e possibilità di accogliere turisti italiani e stranieri in una piazza meravigliosa come piazza Navona- ha precisato il primo cittadino- Però vogliamo il rispetto delle regole che durante i cinque anni precedenti restavano solo scritte ma non venivano applicate. Adesso dalla scrittura si passa all’applicazione delle regole”.

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