Unicredit cede la società a Pallotta | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Unicredit lascia ufficialmente la società giallorossa alla cordata del presidente Pallotta

pallottaOra è ufficiale: Unicredit non ha più presenze dirette nel mondo del calcio e la cordata capitanata da James Pallotta acquisisce il controllo totale della Roma. Il prezzo di 33 milioni per il 31% della controllante Neep è inferiore alle stime della vigilia ma il corrispettivo è stato interamente versato, mentre era emersa anche l’ipotesi di una rateizzazione. Questo è un particolare non da poco, perchè vuol dire che l’imprenditore statunitense sente di avere in mano l’accordo con chi potrà sostituire Unicredit: il nome più accreditato è quello del fondo immobiliare Starwood Capital, che nei giorni scorsi ha acquistato una partecipazione di minoranza in As Roma Spv, il ‘veicolò della cordata di Pallotta. E che ora potrebbe ampliare questa partecipazione. Il futuro di qualsiasi società di calcio moderno ruota a uno stadio di proprietà (costo stimato in oltre 250 milioni) e avere come socio un gigante tra i fondi immobiliari, soprattutto per la futura vendita delle aree realizzate, sarebbe un bel supporto. Ma la questione è complessa: Pallotta ha già fondato una società con l’imprenditore Parnasi per la costruzione dell’impianto, ma il progetto costa solo in opere di urbanizzazione 270 milioni. Pallotta e socio ne mettono sul piatto non più di 50, il resto dovrebbe rientrare attraverso la realizzazione di un’area a destinazione commerciale – con la presenza di due alberghi – con cui riequilibrare i costi. Almeno questo hanno chiesto al Comune e la partita è aperta. Intanto in Borsa il titolo della Roma continua a ballare (ha chiuso la prima seduta della settimana in aumento del 13% dopo lo scivolone del 18% di venerdì scorso), ma in ogni caso i compagni presenti e futuri di Pallotta appaiono molto diversi da qualche curiosa figura che in passato si è avvicinata alla società giallorossa. Una di queste è stata multata dalla Consob, che ha seguito con attenzione le fasi del passaggio della quota Unicredit: si tratta del sedicente sceicco Adnan Adel Aref Al Qaddumi, cui è stata comminata una sanzione di 50mila euro. Il suo nome emerse nel febbraio 2013 quando fu stipulato un accordo preliminare tra As Roma Spv e Al Qaddumi, che avrebbe dovuto investire una cinquantina di milioni. Ora l’Autorità di controllo sulla Borsa fa sapere che i fantomatici finanziamenti per l’acquisto della quota della Roma sarebbero dovuti venire da «fondi della tribù Al Shtewi, cui Al Qaddumi dichiarava di appartenere», spiega la Consob nel suo provvedimento.

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