Asl Roma H, cento trasferimenti e zero assunzioni | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Asl Roma H, in cento rischiano il trasferimento e per i precari nessuna assunzione

Pronto Soccorso San SebastianoSono in 100 a dover cambiare stile di vita e trasformarsi in pendolari. Sono i dipendenti della Asl Roma H, che da settembre avvierà la fase di riorganizzazione della rete ospedaliera, mentre i sindacati chiedono di fare luce sulle potenziali chiusure e accorpamenti di cui si parla da tempo. Ma il problema principale resta quello del trasferimento: per molti, dicono le organizzazioni sindacali, non sarà facile abituarsi a nuovi luoghi di lavoro. Senza dimenticare la vastità di questo territorio. La richiesta è semplice: un regolamento della mobilità in cui ci siano delle tutele minime. Non si scompone il direttore generale Fabrizio D’Alba, che fa già sapere di aver chiesto la collaborazione dei sindacalisti: a loro il compito di preparare una bozza. I precari storici sono 450, che attendono da anni la stabilizzazione, invece si trovano con il rischio di doversi trasferire se assunti. Perché l’agognato contratto a tempo indeterminato non sarà per tutti: la fase di commissariamento della sanità laziale, ricorda D’Alba, non è ancora superata. E ancora una volta gli amministratori locali dei Castelli sono costretti a far notare la differenza tra Roma e le città che governano, dove posti letto e lavoratori sono oramai ridotti ai minimi termini. “Questa non è una riorganizzazione ospedaliera, ma uno svuotamento degli ospedali e dei presidi sanitari nella zona dei Castelli”, attacca in una nota il sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis. “Mobilità di lavoratori, precari storici mai stabilizzati con la scusa del commissariamento, posti letto fantasma e risorse per macchinari di strutture ospedaliere mai terminate: è questa l’idea di servizio sanitario che ha chi governa la Regione Lazio?”, domanda ironico De Carolis. A guardare il piano di riorganizzazione sì.

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