Auto contro jumbo bus al Quarticciolo: muoiono due ragazzi. Chiusa via Prenestina

Una Golf grigia si è schiantata contro un mezzo dell'Atac al Quarticciolo. L'impatto non ha lasciato scampo ai due occupanti dell'autoveicolo

Una macchina che va troppo forte, un ragazzo al volante, di ritorno con un amico da una festa di Ferragosto. Un autobus che torna al deposito, a bordo solo il conducente. I loro destini si sono incrociati la scorsa notte poco dopo le 5 a un grande incrocio della periferia est di Roma. Una sbandata dell’auto, il frontale: i due giovani sulla Golf muoiono sul colpo, l’autista del bus Atac – linea 409 – finisce all’ospedale, ma solo per lo shock. È quasi illeso. I due ragazzi, morti sul colpo, Mirko De Simone 26 anni di Frascati, e Alessandro Desdra 23 anni di Santa Maria delle Mole, stavano tornando a casa, ai Castelli romani, dopo aver partecipato ad una festa di Ferragosto a Ladispoli, sul litorale a nord della Capitale. L’incidente tra via Prenestina e via Palmiro Togliatti, due stradoni di grande scorrimento alla periferia di Roma, potrebbe essere stato provocato dall’alta velocità della vettura, ipotizzano i vigili urbani che svolgono l’indagine. Ma non si esclude che anche l’alcol o la stanchezza dopo la festa abbiano giocato il loro ruolo. Mirko e Alessandro procedevano su via Prenestina in uscita dalla città. A un tratto la Golf sarebbe andata fuori controllo e dopo aver urtato il marciapiedi avrebbe invaso la carreggiata opposta, mentre arrivava l’autobus. L’impatto è stato fortissimo. La macchina si è quasi distrutta. I due sono morti all’istante e per tirare fuori i loro corpi dalle lamiere ci sono voluti i pompieri. Solo l’autopsia potrà chiarire se il 26enne che era alla guida della Golf e il 23enne che era con lui avessero bevuto troppo o preso droghe. I test per alcol e droghe sono stati effettuati sull’autista dell’Atac, ma i risultati non sono stati resi noti. Al momento non sembrano esserci elementi a suo carico. Sul luogo della collisione sono arrivati anche il 118 e la polizia. I corpi dei due ventenni sono stati portati all’ obitorio dell’Università La Sapienza, in attesa dell’arrivo dei familiari per il riconoscimento. Uno strazio consueto per le morti sulle strade.