Monteverde, l'esplosione tombino Acea fa tre feriti: uno è grave | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Monteverde, si calano nel tombino poi l’esplosione: 3 feriti, uno è grave. “Non aveva più la pelle”

esplosionetombinoSi sono calati per un intervento di riparazione della rete idrica. I macchinari in dotazione non segnalavano anomalie o presenza di gas ma in un istante è stato l’inferno. È successo intorno alle 8 di ieri mattina in piazzale Dunant, nel quartiere Monteverde a Roma. Tre operai, che stavano operando nel tombino, sono rimasti feriti. Il caposquadra della ditta Poggio Bustone Srl, impegnata nei lavori, Marcin Macow, polacco di 56 anni, che per primo si era calato nel cunicolo è stato preso in pieno dalla fiammata riportando ustioni sul 70% del corpo. L’uomo, padre di 4 figli, è stato ricoverato in gravissime condizioni nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio: ora è in pericolo di vita. Mentre per gli altri due operai, Silvano Molini e Giuseppe De Dominicis, di 54 e 59 anni, le ferite hanno richiesto solo medicazioni. I tre stavano effettuando per conto di Acea un lavoro di pronto intervento per la messa in sicurezza del tombino e della rete idrica. Dai primi rilievi dei vigili del fuoco, che a breve invieranno una prima relazione ai pm della Procura di Roma che hanno avviato una indagine su quanto accaduto, emergerebbe che lo scoppio, seguito da una fiammata, potrebbe essere stato causato da una «sacca di gas» dopo la «rottura di una lampada» che avrebbe fatto da innesco. I tre, dopo aver effettuato una misurazione del gas che aveva dato esito negativo, avrebbero montato un gruppo elettrogeno per avere la luce, ma poco dopo c’è stata la fiammata. «È stata una scena terribile – racconta un testimone, abitante della zona -. Quando alle 8:05 sono passato l’esplosione si era appena verificata. Ho visto un operaio sdraiato a terra, immobile, non aveva più la pelle». Un dramma che si è consumato davanti agli occhi impotenti di molti cittadini. «Le fiamme gli avevano consumato i vestiti – ricorda l’uomo – ma lui non si lamentava neanche». Alcuni abitanti della zona hanno raccontato che spesso, negli ultimi giorni, si sentiva puzza di gas. «Non mi stupisce che ci sia stato un incidente simile – racconta una abitante – perchè spesso sentiamo una forte odore di gas lungo la strada. Saranno intervenuti almeno venti volte per riparare il guasto». In molti denunciano il problema. «Avvertiamo l’odore di gas continuamente – racconta un altro residente della zona – così rompono e riparano ma senza risolvere mai definitivamente la dispersione». Il vicesindaco di Roma Luigi Nieri ha fatto visita in ospedale all’operaio rimasto gravemente ferito, per portare la solidarietà dell’amministrazione capitolina. Ma l’incidente ha riacceso i fari sul tema della sicurezza sul lavoro. L’assessore capitolino al Lavoro Daniele Ozzimo ha ricordato che il Campidoglio ha «incrementato l’attività di ispezione e controllo che l’Osservatorio sul Lavoro svolge nei cantieri». Anche l’Acea segue «con apprensione e massima attenzione» la situazione dei tre operai, specie del più grave, sottolineando di stare collaborando per far luce sulla dinamica dell’incidente. Il nuovo management di Acea, ricorda l’azienda, «considera la sicurezza sul lavoro un valore irrinunciabile e pone il rispetto degli standard di sicurezza tra le priorità del proprio mandato» Dopo quanto avvenuto, però, la Cgil chiede la convocazione di un comitato regionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro. «Servono opportune linee guida – dice il sindacato – da verificare periodicamente e di rafforzare le regole anche attraverso l’approvazione della legge sugli appalti»

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