L'estate senza incassi: per rimediare spiagge aperte fino a ottobre | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

L’estate nera delle spiagge romane, contro la crisi e il calo degli incassi la soluzione: stabilimenti aperti fino a ottobre e sconti del 30%

spiaggia-ostia-romaL’antidoto alla crisi e a una estate part time c’è. Per i titolari degli stabilimenti balneari si chiama apertura prolungata. O chiusura rimandata, ma la sostanza non cambia: accessi fino a ottobre e, per il mese di settembre, super sconti del 30% per le attrezzature. Non si può far finta di nulla dopo il record negativo dei giorni di vento e pioggia che ha portato in picchiata gli incassi sulle spiagge di Ostia, i balneari corrono dunque ai ripari allungando la stagione estiva e applicando sconti. C’è sempre la variabile meteo, ma come recitava un film: “Non può piovere per sempre. Almeno lo sperano i commercianti del settore, che intanto hanno già inoltrate le richieste per certificazioni e permessi al Comune di Roma e alla Capitaneria di Porto. Obiettivo: serrata non prima del prossimo 20 ottobre.
Ma il nemico non è solo il tempo. C’è la crisi che morde, gli 80 euro di Renzi servono per le nuove tasse dei Comuni affamati dal taglio dei trasferimenti statali, e il piano per attrarre gli amanti del mare è già pronto: lettini, ombrelloni e cabine che costeranno un terzo di meno. Sono state attivate le promozioni per l’affitto delle cabine e delle tessere per l’anno prossimo con un ribasso del 10%: quindi, una cabina da 4mila euro viene scontata a 3.500. Ma non è tutto: l’idea per la prossima estate è quella di puntare sui più giovani con pacchetti promozionali concordati con l’amministrazione comunale: “La prossima estate  –  dice Renato Papagni, presidente Assobalneari Italia  –  vogliamo puntare sui ragazzi offrendo loro pacchetti da sei euro comprensivi di ingresso e lettino. Siamo certi che se l’offerta sarà vantaggiosa, e il prodotto valido, molti giovani sceglieranno le nostre spiagge”.
Intanto però, per le prossime settimane la speranza degli imprenditori, con i prezzi al ribasso e le strutture operative, è quella di rientrare dei mancati guadagni dei mesi di luglio e agosto. Secondo quanto è stato stimato infatti il fatturato negli stabilimenti di fascia alta con cabine ha registrato il 35% in meno di abbonati e il 20% in meno di giornalieri. Ma è tutto il comparto in calo: -20% di bevande e pasti . La merende si porta da casa, acquistata al supermercato. Così per chi non ha cabine i guadagni non sono in discesa, ma c’è un vero e proprio crollo:  incassi giù del 60% nonostante da luglio siano stati applicati gli sconti sul noleggio delle attrezzature fino al 50% anche durante il fine settimana. Un disastro perciò, a cui i titolari sperano di rimediare con le prossime settimane di lavoro. Tempo permettendo, però.

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