Papa Francesco, "Con la partita della pace no alle discriminazioni" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Partita per la pace, Papa Francesco incontra i giocatori e abbraccia Maradona

papa francesco maglia calcio– Il Papa e Maradona, un lungo abbraccio e una forte emozione, nel segno della Pace e dell’Argentina. È stato un pomeriggio particolare quello di oggi nella Sala Nervi del Vaticano, in cui l’ex capitano del Napoli ha incontrato e stretto a sè colui che che definisce «il vero fuoriclasse». E che alla fine, dell’udienza che ha preceduto la partita interreligiosa per la pace, si è concesso un passaggio in ‘zona mistà come aveva fatto poco prima ‘il re di Napolì. Francesco si è fermato per impartire una benedizione ai giornalisti e dire che si sentiva anche lui felice di stare lì, in mezzo alla gente e a fare qualcosa «per la carità e la pace». Così ecco perchè il miglior giocatore della storia del calcio, come ha stabilito un referendum della Fifa, può sentirsi uno degli ‘ultimì e piccolo di fronte «a uno che è molto più fuoriclasse di me, e che mi ha preso il cuore quando parla della fame nel mondo, di fronte alla quale nessuno deve chiudere gli occhi». Tutto ciò dopo che in Sala Nervi si erano formate due file, cosa probabilmente mai vista: una per chi andava a dare la mano al Papa e sussurrargli qualcosa (una bambina vestita di rosa è riuscita a farsi un ‘selfiè) e l’altra, altrettanto numerosa, di persone che andavano a farsi una foto con Maradona, seduto in prima fila e paziente nell’accontentare tutti, fino al momento in cui, dopo un’ora di attesa, è toccato a lui e ai calciatori di oggi (c’era anche Icardi con Wanda Nara in dolce attesa) e di ieri, andare da «padre Jorge», come oggi lo hanno chiamato alcuni dei connazionali che gli sfilavano davanti. C’erano Baggio e Paolo Maldini, Etòo e Lavezzi, Samuel e Iturbe, Buffon e Pirlo. Campioni di ieri e di oggi, e soprattutto di tutte le confessioni religiose, per un’All Star della pace, in campo stasera all’Olimpico ma idealmente sempre, a partire dall’incontro con Papa Francesco in sala Nervi. È stato un momento emozionante, la presenza di Maradona ha oscurato l’assenza dell’ultima ora di Messi, e la maglia n.10 dell’Albiceleste nelle mani di Francesco ha assunto un altro significato. E bello è stato vedere Maradona che, dopo aver salutato Bergoglio, è tornato verso la platea e ha esultato come se avesse fatto un gol. «Sono davvero commosso per il fatto di averlo abbracciato – ha poi detto l’ex ‘Pibe de orò -. Mi ero allontanato dalla Chiesa cattolica perchè pensavo che non facesse abbastanza per i bisognosi e poi quando Dio si è preso mia madre. Ma adesso con Francesco è diverso. Non ho mai visto un Papa con così tanto…quello che sappiamo tutti, ‘los huevos’ (gli attributi ndr). Che cosa mi ha detto? Che mi stava aspettando e io mi sono emozionato. Gli ho promesso che se c’è da fare qualcosa per la pace io ci sarò sempre. Ma è lui il vero fuoriclasse, molto più che Maradona, è lui il vero numero 10 dell’Argentina». «Ogni 15 secondi c’è un bambino che muore di fame – ha aggiunto Maradona – e il 50% di quello che c’è qui (in Vaticano ndr) potrebbe bastare per comprare una montagna di cibo per tutti e risolvere il problema. Gli altri sicuramente avrebbero guardato dall’altra parte, ma questo Papa non lo fa, lui non è così. Per questo sono qui, e adesso voglio fare la mia parte non soltanto sul campo».

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