Jammin, la rassegna del Parco della Musica apre agli emergenti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Jammin, il Parco della musica apre le porte agli artisti emergenti: dal jazz al prog metal


jammin Il parco della Musica apre le sue porte a musicisti emergenti e nuove proposte con l’ottava edizione di Jammin’, rassegna curata dal Saint Louis College of Music di Roma. Un ciclo di concerti che gli organizzatori hanno immaginato come percorso per sognatori e cercatori di nuovi talenti in ogni ambito musicale, dal jazz alla canzone, dal rock al blues. La rassegna parte il 3 settembre: prima il trio Three for Play e, a seguire, Jazz it Up e Saint Louis Jazz Combo. Il trio, formato da Vittorio Solimene (piano), Roberto Sanguigni (basso) e Alessio Baldelli (batteria) propone un repertorio jazzistico attualizzato alle passioni delle giovani generazioni. Jazz it up è, invece, un quartetto nato proprio all’interno del Saint Louis per iniziativa di alcuni studenti del College con l’obiettivo di incrociare dimensione classica del jazz con le fiammate della musica fusion. Ne fanno parte Simone Colasante (piano), Vincenzo Totta (chitarra), Marco Bruno (basso) e Emanuele Shanti Colucci (batteria). La prima serata sarà chiusa con un omaggio a Miles Davis.

 

Spazio alla canzone d’autore il 4 settembre: ii racconti in musica di Alessandro Orlando saranno accompagnati dalla chitarra di Valentino Cervini, dal basso  di Emanuele Triglia e dalla batteria di Guglielmo Senatore (batteria). Nessuna paura di passare subito dopo nel prog metal con i Too Human, che vantano la presenza della grande voce di Martina Cori. A seguire gli italo statunitensi Star Avenue; a chiudere Cigno, nome dietro cui si nasconde l’ironia delle storie narrate da Diego Cignitti.

 

La rassegna si chiude il 5 con Rumours, serata dedicata al suono elettro acustico e al lavoro dell’omonimo collettivo che fa capo al corso di elettronica Sonic Arts curato al Saint Louis da Luca Spagnoletti. In programma le performance del duo ElectroAcoustic, formato da Andrea Saffirio (piano) e Armando Girolami (elettronica), poi l’originale mix di elettronica e folk dell’organettista Valerio Rodelli, quindi l’esibizione del duo batteria ed elettronica Skin Effect, protagonisti i due fratelli Daniele e Valerio Vantaggio, che pur giovanissimi, sono da tempo attivi in campo europeo sia in ambito jazz che nell’universo underground. Conclusione della serata e della rassegna con la performance di Pixfoil “avatar” con cui Luca Spagnoletti esprime la sua creatività multitasking.

 

 

 

 

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