Stadio Roma, via libera dal Campidoglio: palla alla Regione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Stadio Roma: ‘sì’ dal Campidoglio, ora tocca alla Regione. La promessa: pronto nel 2017

stadio romaDa oggi i sogni dei tifosi giallorossi sono un pò più vicini. Dopo l’ok della giunta Marino, che ha dato il via libera all’«interesse pubblico», il progetto del nuovo stadio della Roma passa ora al vaglio della Regione Lazio che ha a disposizione 180 giorni per verificare la fattibilità dell’opera e dare semaforo verde. Solo allora, e con una seconda approvazione da parte del Campidoglio, la società di James Pallotta potrà porre la prima pietra dello stadio, con la speranza di riuscire a portare a termine i lavori in tempo per il novantesimo anniversario della squadra giallorossa, che cadrà a luglio del 2017. La road-map che porterà alla nascita dell’avveniristico impianto sportivo a Tor di Valle, quartiere a sud-ovest della Capitale, è pronta, ma prima di arrivare all’apertura dei cantieri, che salvo intoppi dovrebbe arrivare entro la prima metà del 2015, bisognerà sbrigare tutte le pratiche amministrative. Superato l’ostacolo del «pubblico interesse», concesso dal Campidoglio con una delibera di giunta, si passa ora all’esame della Regione Lazio che dovrà esprimere la cosiddetta «Valutazione Ambientale e Strategica» sull’opera. Contemporaneamente prenderà il via la conferenza dei servizi alla quale prenderanno parte tutti gli enti coinvolti nell’opera, dai dipartimenti regionali per l’ambiente alla protezione Civile, passando per le aziende di trasporto pubblico e le amministrazioni. Entro 180 giorni bisognerà arrivare ad un verdetto ma non è escluso che un accordo possa essere trovato in un tempo minore dei sei mesi previsti dalla legge sugli stadi. Per dare il via ufficiale ai cantieri, però, c’è ancora un ultimo passaggio, prima nella giunta regionale e poi in quella capitolina. Solo intorno alla prima metà del 2015 potranno partire i lavori per un progetto da 1 miliardo di euro. Un terzo, circa 320 milioni, è destinato ad opere pubbliche, come strade, ferrovie, trasporto, metro, verde pubblico e videosorveglianza. Di questi, 195 milioni sono considerati di «interesse pubblico» da parte del Campidoglio e cioè utili non solo all’impianto sportivo ma a tutta la collettività. Si tratta in particolare del prolungamento della Metro B fino a Tor di Valle, dell’adeguamento delle principali arterie che portano allo stadio.

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