Roma Fiction Fest, Freccero: "Il mio festival tra cinema e politica" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma Fiction Fest, il direttore Freccero: “Il mio festival tra cinema e politica”

freccero43 anteprime internazionali – tra cui The American Crime, Fargo, Transparent, Trois fois Manon, e per l’Italia, Qualunque cosa succeda, 1992, Il bosco, Ragion di Stato – per 21 paesi rappresentati. È il Roma Fiction (13-19 settembre), il primo targato Carlo Freccero che oggi ha illustrato, alla presenza di Marco Follini presidente Apt (Associazione Produttori Televisivi), Nicola Zingaretti presidente della Regione Lazio e Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di Commercio di Roma, il vasto programma della kermesse che si svolgerà all’Auditorium Parco della Musica. Alla sezione italiana Freccero ha lavorato con molta cura, scegliendo le sei anteprime che fotografano lo stato dell’arte. «Ho voluto aprire con ‘Ambrosolì: è il caso di parlare di fiction civile, quando si approfondisce, cura ogni dettaglio, con un eccelso Pierfrancesco Favino. Ho evitato volontariamente di mettere al contrario in cartellone altri prodotti che hanno già iniziato ad andare in onda, ho voluto solo anteprime. Abbiamo avuto conferma che avremo una serie nuovissima che andrà in onda su Abc nel 2015: un’anteprima mondiale, American Crime. Io ho fatto tv, non ho mai disprezzato le fiction italiane che hanno fatto ascolto, è una bugia scritta da qualcuno. L’audience è importante, ma anche la reputazione è importante. Per questo abbiamo scelto lo slogan ‘Fingiamo che sia fiction’: con queste serie si racconta la realtà, è una critica spietata al nostro sistema neoliberista, alla nostra società che sta andando a sbattere al muro. È un festival di cinema e anche politico». Per Freccero, «osservando la produzione italiana dell’ultima stagione, per due terzi si tratta di miniserie. Questa specificità può esser letta come una forma di originalità, ma rappresenta nello stesso tempo un limite in vista di un’esportazione del prodotto e di una produzione protratta nel tempo. Certi eroi italiani sono legati alla nostra tradizione. Resistono invece i generi tradizionali. Il record di ascolti va ancora a Don Matteo (Lux) e su Canale 5 ai vari melodrammi (Losito, Tarallo). Infine è in corso la ricerca di temi e generi che possano essere coniugati in chiave di lunga serialità (di cui è esemplare la produzione di Taodue di Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt). In Italia il miracolo di ricreare una lunga serialità esportabile, perchè tipica, è stato compiuto dal gruppo straniero Sky che ha dato vita a due successivi successi con Romanzo Criminale e Gomorra. Ma qualcosa si muove anche nel settore pubblico». Ritornando al calendario del Festival, Freccero spiega: «Il lunedì spazio all’approfondimento per cercare di capire il rapporto tra piccolo e grande schermo. Voglio che sia un festival polemico. Ci sarà un focus sulla Turchia che sta imponendo prodotti anche nel resto d’Europa. Poi una sezione dedicata ai videogame. E le fiction Call of duty e Cordon. Saranno consegnati i premi Bixio per la miglior sceneggiatura. Quindi la fiction italiana La Narcotici». Martedì, spazio a «un panel internazionale. Tra le proposte Trois fois Manon, una fiction francese a cui tengo molto. Un omaggio a Truffaut. Non si poteva poi non fare un omaggio al regista di Transformers con la serie Black Sails. Per il prime time, Ragion di Stato, la serata Sy-Fy con Goran Visnjic e Utopia, serie inglese in cui si vedono le immagini di archivio di un giovane Bruno Vespa che annuncia la morte di Aldo Moro al Tg1, e la serata inglese come The Tunnel e The Fall». Nel programma di mercoledì Freccero segnala «una serie che Andrea Scrosati di Sky mi ha dato perchè gli ho rotto le palle come un ragazzino ed è True Detective (su Sky Atlantic dal 3 ottobre, recentemente premiata con 2 Emmy, tra cui uno per la regia a Cary Fukunaga, vede che come protagonisti il premio Oscar Matthew McConaughey e Woody Harrelson). Poi, siccome c’è la partita, ci sarà la serata Queer con i serial Orange is the new look, Looking e Transparent. Poi una serata dedicata ai prodotti di nicchia tra cui Hannibal e Penny Dreadful». Giovedì la serata politica «con House of Cards (sempre su Sky), Tyrant produzione di FX, Alpha House e la serata monografica dedicata alla produzione Mediaset Taodue Il Bosco. Per il venerdì, un omaggio alla Lux, che ha il record d’ascolto della fiction italiana. Fargo – annuncia Freccero – la serie vincitrice di 3 Emmy ispirata al capolavoro pluripremiato dei fratelli Coen, è in programma al Roma Fiction Fest domenica 14 settembre alla presenza della protagonista Allison Tolman. Infine la premiazione con due giurie. Ho messo Aldo Grasso per quelle internazionali così almeno non disturba gli italiani». Il presidente della Regione Lazio Zingaretti ha rilevato che «il festival è un esempio di bella cooperazione italiana, una sfida che stiamo vincendo. Si può lavorare, cooperare e spendere poco: per questa edizione solo un milione e mezzo di euro. Noi vogliamo far crescere il Pil con la cultura. Il festival altro non è che contribuire al nostro sistema paese». Per Marco Follini, «le parole d’ordine sono sobrietà, orgoglio, risparmio. Inoltre Siamo un paese in grado di guardarsi allo specchio e di migliorarsi. Freccero è un simbolo di onestà intellettuale».

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