Area metropolitana: oggi le liste, nel Pd è giallo su 2 nomi fantasma | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Area metropolitana: oggi la consegna delle liste, ma nel Pd è giallo su due nomi fantasma

Tra i dem cambia la capolista: entra Michela Califano, legata al senatore Bruno Astorre. E c'è chi minaccia ricorsi

sede provinciaSprint finale per le liste in corsa per la città metropolitana di Roma. Ma è giallo su due nomi fantasma del Pd. Oggi alle 12 è fissato il termine per la presentazione: ierisono giunte a Palazzo Valentini già le liste del Pd e ‘Dalle Città Uguaglianza e Liberta« (Sel-Rifondazione Comunista e civiche). Mentre altre forze politiche sono ancora alle prese con le ultime limature e il M5S è a caccia delle ultime firme necessarie. »Ne mancano poche – dice il capogruppo pentastellato in Campidoglio, Marcello De Vito -. Speriamo di chiudere tra stanotte e domattina e poter consegnare«. I democratici, dopo giorni di fibrillazioni interne e malumori permanenti, hanno consegnato i loro 24 nomi. La lista è quella di »mediazione« con in testa tutte le donne candidate, approvata venerdì dalla direzione del partito del Lazio, ma sono stati cambiati un paio di nomi. Cambia la capolista: c’è Michela Califano, legata al senatore Bruno Astorre, da Fiumicino. Per la renziana Lorenza Bonaccorsi un difetto di comunicazione, mentre chi non nega che lo scontro potrebbe finire a carte bollate. Dal Pd regionale spiegano che resta immutato l’equilibrio della lista, in quanto sia le donne uscenti che quelle entranti rappresentano l’hinterland ed erano nella lista originaria del Pd provinciale. Quello che non muta sono le discussioni che ancora animano il partito: solo ieri l’assessore alle Pari Opportunità di Roma Alessandra Cattoi aveva definito »preoccupante« il fatto che »le donne siano così sottorappresentate nella lista«. E oggi il consigliere regionale Pd Riccardo Agostini ha rincarato, non senza polemica: »Di certo la preoccupazione di gran parte dei capi corrente, ovvero quella di piazzare propri uomini su più poltrone possibile, non è la stessa dei cittadini. Oltre al genere femminile, anche il tema della rappresentanza territoriale non è certo trattato come si dovrebbe, se è vero che nessuno si sta preoccupando del fatto che città importantissime e densamente popolate come Civitavecchia, Guidonia e Tivoli – guarda caso le città nelle quali il Pd ha registrato le più cocenti sconfitte nell’ultima tornata elettorale – rischiano di non avere propri esponenti nell’assemblea«. Resta ancora da risolvere, inoltre, la partita del vicesindaco (la carica dovrà essere assegnata dal sindaco Ignazio Marino, che diventerà sindaco anche della città metropolitana) per cui ci sarebbero almeno tre papabili: Giovanni Paris, Mirko Coratti e Mauro Alessandri, quest’ultimo espressione dell’hinterland. Capolista di ‘Dalle Città Uguaglianza e Liberta» è la consigliera comunale di Roma Maria Gemma Azuni (Sel). «Il 5 ottobre voteranno solo i consiglieri comunali – ricorda il coordinatore Sel Roma Area Metropolitana Maurizio Zammataro -. Noi andremo in Consiglio e faremo una battaglia per restituire il voto a tutti i cittadini della provincia». Sarebbero sostanzialmente pronte, ma soggette alle ultime limature, anche le liste di Ncd e FdI che però verranno presentate domani. Da Forza Italia il coordinatore provinciale Adriano Palozzi, insieme a Davide Bordoni (coordinatore romano) annuncia che la lista è pronta, si stanno terminando gli ultimi adempimenti e sarà presentata domani mattina.

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