Croce rossa, la Pisana chiederà alla giunta Zingaretti il perché di una nuova gara | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Croce rossa, la Pisana chiederà alla giunta Zingaretti il perché di una nuova gara

– «Le ambulanze non sono tutte uguali»: c’è quella che «viaggia per te» e quella che «viaggia per soldi», l’una no-profit, l’altra profit. Il volantino distribuito questa mattina di fronte al Consiglio regionale del Lazio dagli operatori della Croce Rossa in presidio è esplicito: no agli «affaristi della salute», quelli che, è il loro timore, potrebbero acquisire la convenzione con l’Ares 118 grazie al nuovo bando indetto nel 2014 dalla Regione Lazio. Per questo un centinaio di uomini e donne in giacca rossa hanno scelto di bussare alle porte della Regione, sia in giunta che alla Pisana, per chiedere di ripensarci. Ma, a quanto riferisce il presidente del comitato provinciale della Cri di Roma Flavio Ronzi, l’incontro con Alessio D’Amato, coordinatore della cabina di regia sanitaria regionale, non sarebbe stato soddisfacente: «Ora aspettiamo un loro riscontro», ha affermato. È andata meglio con il presidente della Pisana Daniele Leodori e con i capigruppo dell’Aula: la Cri romana ha incassato la «piena disponibilità da parte del Consiglio a sottoscrivere una richiesta congiunta alla giunta Zingaretti per capire le motivazioni che spingono la Regione a indire la gara». La Croce Rossa infatti, spiegano gli operatori, è legittimata nel suo incarico da una convenzione del 2012, che ha la sua scadenza naturale nel 2018. Ma, riferisce ancora Ronzi, il bando sarebbe stato indetto dalla Regione basandosi su una «disdetta tecnica» che fu data da Croce Rossa ai primi del 2012, «perchè Ares non ci pagava». Ma poi «c’è stato un tavolo al Ministero – ha spiegato il dirigente – la convenzione è proseguita, hanno regolarizzato i pagamenti con una delibera regionale, e siamo riusciti così ad adempiere alla convenzione. E ora, dopo due anni, risolto il problema, riparte la gara. Non è sostenibile». Il timore della Cri è che il servizio possa passare, grazie al bando, alla società Heart Life di Benevento, che già gestisce alcune postazioni sul territorio regionale, come per esempio a Formia. «Svendere il 118 al mondo del profit – ha detto Mauro Patti, della Croce rossa romana – vuol dire togliere il valore aggiunto rappresentato dal volontariato. Chiediamo la legittima prosecuzione della nostra convenzione, altrimenti dai primi del 2015 subentreranno gli altri». Il bando vale 64 milioni di euro, ma «con lo stesso budget riduce gli equipaggi e taglia alcune postazioni» ha aggiunto Ronzi, specificando che Croce Rossa lavora in regime di piè di lista. A sostegno della Croce Rossa si sono espressi il M5s, che ha riproposto la sua mozione contro la privatizzazione del 118 e il consigliere del Misto Pietro Sbardella, con una sua propria interrogazione. «Zingaretti – ha affermato infine il consigliere FI Antonello Aurigemma – venga in Consiglio a dare risposte».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login