Opera, grazie e bellezza: la Cenerentola addolcisce il clima del Teatro dopo l'addio di Muti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Opera, grazie e bellezza: così la Cenerentola addolcisce il clima del Teatro dopo l’addio di Muti

È stata Cenerentola, la favola più nota e amata, ad addolcire questa sera con la sua misteriosa scarpetta gli umori cupi che negli ultimi giorni, dopo le dimissioni di Riccardo Muti, hanno reso pesante l’atmosfera al Teatro dell’Opera di Roma. Questo classico del balletto sulle musiche di Sergej Prokofiev e le coreografie di Derek Deane ha inaugurato la riapertura del Costanzi nel modo migliore, con grazia e bellezza, lasciando sullo sfondo almeno per un paio d’ore la turbolenta stagione estiva di Caracalla e lo sconcerto (non solo a Roma e in Italia, ma in tutto il mondo) per l’addio del Maestro. Al primo applauso che ha accolto l’orchestra del Teatro e il suo direttore Nir Kabaretti, in tanti hanno tirato un sospiro di sollievo: si temevano infatti contestazioni proprio nei confronti dei musicisti, accusati, a causa dell’aperto dissenso nei confronti del sovrintendente Fuortes e del management del teatro, di essere i principali responsabili dell’abbandono di Muti. E invece la serata è trascorsa tranquilla, con le polemiche superate dal pregio della rappresentazione. Nulla infatti è riuscito a rubare la scena ai notevoli talenti che, accompagnati dal Corpo di Ballo del teatro, hanno volteggiato sul palco: Maria Kochetkova (attualmente Principal Dancer del San Francisco Ballet) nei panni di Cenerentola, Giuseppe Picone e Alessandra Amato, in quelli del Principe e della Madrina. Grande il merito di Deane, che ha scelto di lasciarsi guidare dalla potenza della musica di Prokofiev: «Uso ogni nota, le alte, le basse e le medie, per far emergere il grande romanticismo. I personaggi sono reali, naturali», ha dichiarato in una nota il coreografo inglese. Il risultato è un allestimento convincente (in replica fino al 5 ottobre), una Cenerentola particolarmente romantica, che vive con la Madrina un rapporto speciale: quest’ultima infatti, secondo l’interpretazione di Deane, «non è una regina ma la vera fata delle fiabe, che protegge la fragile Cenerentola e la guida nel viaggio verso la realizzazione del suo sogno». Nel pieno rispetto della struttura classica del balletto, la celebre fiaba narrata su carta da Charles Perrault ha conquistato il pubblico del Costanzi, che non ha risparmiato applausi durante tutti e tre gli atti del balletto. Ad arricchire l’atmosfera con dettagli di suggestione fiabesca hanno dato un contributo decisivo le scene di Michele Della Cioppa, i costumi di David Walker e le luci di Mario De Amicis, elementi perfetti in uno spettacolo che è garanzia di coinvolgimento e armonia.

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